Home Events “La grande promessa”, ancora un successo per la rassegna “Salute Direzione Nord”

“La grande promessa”, ancora un successo per la rassegna “Salute Direzione Nord”

“La grande promessa”, ancora un successo per la rassegna “Salute Direzione Nord”

La salute protagonista a 360° con una visione trasversale che unisce la sanità ai trasporti, allo sport, all’innovazione e alla sostenibilità ambientale. L’approccio one-health ha guidato l’ultima edizione di Salute Direzione Nord, dal titolo La Grande Promessa. Fare per attuare i programmi, promossa da Fondazione Stelline e organizzata da Inrete e Fondazione The Bridge, con il patrocinio di Regione Lombardia.

Un appuntamento ormai consolidato che, venerdì 19 maggio, ha portato, al Palazzo delle Stelline di Milano, esponenti delle istituzioni e dell’industria, clinici e accademici, professionisti e stakeholder. Ad aprire la kermesse, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, assieme all’omologo del Piemonte, Alberto Cirio,  introdotti da Fabio Massa, presidente della Fondazione Stelline.

Fontana: “Il mondo sta andando a una velocità ipersonica e noi non possiamo andare con il treno a vapore”

La sanità doveva essere riformata e se siamo usciti dal Covid lo dobbiamo al personale sanitario, ai volontari, ai medici e grazie anche a Guido Bertolaso, all’intelligenza delle idee e delle persone. Grazie a tutto ciò siamo usciti migliori e oggi la Lombardia è ripartita più forte di prima”. Lo ha dichiarato il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che poi è entrato nel merito di un tema caro alla Lega, l’autonomia differenziata: “Il problema vero – ha concluso Fontana- è che non possiamo andare avanti in questo modo, serve il coraggio di affrontare una riforma di questo genere per semplificare il sistema. Il mondo sta andando a una velocità ipersonica e noi non possiamo andare con il treno a vapore, l’autonomia sarebbe una strada per rendere più snelli i processi. Il tempo sta scadendo e si devono velocizzare i procedimenti”.

Cirio: “La figura del commissario in Italia è la dimostrazione di un sistema che non funziona”

Cirio, invece, ha fatto notare come “l’Italia sia Paese con un sistema complicato –bisogna stare attenti alle scadenze per non perdere i fondi. Noi stiamo facendo la nostra parte, siamo al 66%, e la stiamo facendo per tempo mettendo in sicurezza i progetti più complicati con un commissario straordinario. Ad esempio il progetto sull’Ospedale  Molinette, che è oggetto di un intervento importante,  rischiava di saltare a causa degli eventi che si sono succeduti, tra cui pandemia, guerra in Ucraina, aumento dei costi e variabili dell’energia. Per questo abbiamo chiesto l’intervento straordinario del Governo, e la figura del commissario in Italia è la dimostrazione di un sistema che non funziona, perché se il commissario straordinario può disapplicare le leggi del codice degli appalti e derogare è perché le leggi stesse non funzionano”.

Carenza medici di base, il ministro Schillaci: “Abbiamo messo in evidenza il problema dei medici a gettone e abbiamo trovato una serie di irregolarità”

Uno dei temi centrali, di cui si è parlato a SDN e che tiene banco nell’attualità sanitaria, è la carenza di medici di base. Che impatta anche sulla  nuova organizzazione edilizia del sistema sanitario. Sul tema è intervenuto il ministro della Salute, Orazio Schillaci: La carenza che oggi riscontriamo nel numero di medici dipende da una programmazione che è stata errata nei 10 anni precedenti. In accordo con il ministro dell’Università Anna Maria Bernini, credo che già da quest’anno il numero di studenti iscrivibili alla facoltà di medicina aumenterà di circa il 30% con un incremento  negli anni a venire. Abbiamo messo in evidenza il problema dei medici a gettone e abbiamo trovato una serie di irregolarità– ha detto il ministro-, i medici gettonisti sono impiegati per lo più in reparti di emergenza e non potendo interrompere improvvisamente l’assistenza abbiamo posto dei limiti temporali molto stretti per tornare verso il SSN, che però va reso più attrattivo. Abbiamo poi aumentato il compenso per medici, infermieri, operatori sanitari dell’emergenza urgenza che vogliono svolgere ore di straordinario su base volontaria, portandola a 100€ l’ora. Queste sono le prime misure di un cambio di marcia della sanità che abbiamo in mente e che vede al centro la riqualificazione economica, e anche professionale, degli operatori sanitari”.

Liste d’attesa, Bertolaso: “Entro fine anno i cittadini lombardi avranno un sistema di prenotazione unico”

Alla carenza dei medici si somma, nel mondo sanitario post-covid, l’emergenza delle liste d’attesa. Che Regione Lombardia sta tentando di ridurre con un corposo investimento da 61 mln: Il problema delle liste di attesa non è economico, ma organizzativo. Entro fine anno i cittadini lombardi avranno un sistema di prenotazione unico, dove potranno prendere appuntamenti scegliendo l’ora il giorno e il luogo in cui fare la visita” è quanto ha detto Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia.

“L’agenda unica già esiste, ma non è quello che serve ai cittadini. L’agenda unica mette gli operatori in condizione di vedere quali sono lei possibili alternative presenti sul territorio. Noi vogliamo che questa possibilità sia data direttamente ai cittadini”, ha aggiunto Bertolaso. “Naturalmente poi bisognerà mettere le strutture sanitarie nelle condizioni di rispondere a questa domanda. Ed è lì che c’è un problema di soldi, non tanto di disponibilità, ma di riconoscimento del lavoro svolto. Se sono un cardiologo e devo fare una visita non posso avere un compenso di 22 euro. Quindi – ha aggiunto – bisogna mettere più soldi per i nostri medici e soprattutto per i nostri infermieri: uno stipendio di 1.500 euro per un infermiere è un insulto alla dignità della persona”,

Ministro Locatelli: “Bisogna smettere di identificare la persona con la sua malattia”

Spazio anche al grande tema delle malattie rare che si apprestano a essere affrontate nel relativo Nuovo Piano Nazionale. “Bisogna smettere di identificare la persona con la sua malattia o la sua disabilità e cominciare a pensare che la persona è un tutt’uno e non qualcuno che talvolta ha bisogno di cure e terapia e solo in alcuni momenti ha bisogno di vita sociale, affettiva, relazionale. Abbiamo bisogno di garantire che non esistano solo singole prestazioni ma un percorso di accompagnamento che dia alla persona la dignità e che non la privi della sua vita quotidiana, relazionale, sociale”. È quanto ha detto il ministro per per le Disabilità Alessandra Locatelli.

Cultura sportiva a scuola, il ministro Abodi: “La cultura sportiva a scuola è sostanzialmente assente”

E una vita quotidiana pienamente vissuta non può prescindere dall’attività sportiva, un volano per il benessere psico-fisico. Una cultura che va diffusa a partire dalle scuole: “Se facciamo una fotografia della presenza dello sport a scuola, c’è molto spazio da conquistare. Ciò che mi preoccupa è il dato tendenziale: la cultura sportiva a scuola è sostanzialmente assente“. Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi intervenendo da remoto al panel ‘Lo sport come cultura diffusa di difesa della salute’.

“Ho appena commissionato uno studio per vedere l’effettiva presenza dello sport a scuola – ha aggiunto il ministro – e ritengo che la cultura sportiva debba precedere anche la pratica sportiva”.

Cirio: “Il Piemonte si sta ponendo tra le Regioni più attive sulla telemedicina”

La salute del presente e, inevitabilmente del futuro, incontra l’innovazione. Telemedicina è la parola chiave per un’assistenza a distanza ma efficace: “Con i piani che stiamo mettendo in atto, il Piemonte si sta ponendo tra le Regioni più attive sulla telemedicina” ha commentato il presidente della Commissione IV Sanità della Regione Piemonte Alessandro Stecco, sottolineando che la Regione ha approvato da poche settimane uno specifico piano operativo regionale per la telemedicina. “Stiamo lavorando molto sul fascicolo sanitario elettronico per andare sulla versione 2.0 – ha aggiunto Stecco -. Facciamo un’attività su tutti i livelli. Pensiamo solo alla cardiologia: in Piemonte sono 4-5mila i pazienti monitorati a distanza: è tanto ed è un numero che sta crescendo”.

Gallera: “La telemedicina può cambiare il paradigma”

Secondo Stecco “per poter seguire questo sviluppo della telemedicina è necessario avere strutture dedicate”. Per Giulio Gallera, presidente della Commissione speciale Pnrr della Regione Lombardia “abbiamo sempre meno professionisti, e i pochi che ci sono scappano. Ci sarebbe bisogno di un forte investimento da un punto di vista economico e formativo”.  Ciò che “può cambiare il paradigma – ha spiegato Gallera – è proprio la telemedicina, sia nella gestione dei pazienti cronici sia sulla prevenzione che è fondamentale e strategica”. Su questo “il grande tema è anche quello della sicurezza – ha concluso Gallera – ossia rendere valutabili certi dati garantendo comunque la privacy”.

Oncologia, Patrini:”La voce del paziente esce dalla cartella clinica e acquista potere terapeutico ed istituzionale”

Il grande male che si (com)batte sul tempo. Il futuro dell’oncologia, dalla diagnosi al follow up è stato il tema dell’incontro di una delle sessioni pomeridiane al quale hanno preso parte Adele Patrini, Presidente Associazione C.A.O.S. e Referente FAVO Lombardia; Alessandra Mammano, Responsabile Struttura Semplice Dipartimentale Raccordi di promozione della Salute One Health, Ats Insubria; Vito Ladisa, Direttore Farmacia Ospedaliera, IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano; Daniele Generali, Direttore SC Multidisciplinare di Patologia Mammaria e Ricerca Traslazionale, ASST Cremona; Anna Rita Gambaro, Dirigente SC Oncologia, ASST FBF-Sacco, Milano; Carlo Borghetti, Componente Commissione III Sanità, Regione Lombardia. Nel 2022 sono state circa 55.700 le nuove diagnosi in Italia, con un aumento dello 0,5% rispetto al 2020.

“Ho avuto tre volte il tumore della mammella- ha raccontato Adele Patrini-. E quindi oggi sono qua per farvi capire l’importanza della voce del paziente, che esce dalla cartella clinica e acquista potere terapeutico ed istituzionale, e riporta straordinarie storie che contengono i principi ispiratori per organizzare i protocolli di cure e le scelte di politica sanitaria. Pensate più di 600 associazioni, 25.000 volontari, 700.000 iscritti a vario titolo. Oltre 55.000 nuovi casi all’anno in donne sempre più giovani è un dato inquietante”.

Emanuele Monti: “Regione Lombardia è una delle poche assemblee legislative di una certa dimensione in Europa che si allinea sull’Agenda 2030”

E poi ancora SDN ha ospitato incontri sulla convergenza tra intelligenza artificiale, welfare cure sanitarie oltre allo stretto rapporto tra benessere, salute e trasporti. Con più di un occhio rivolto ai giovani:  “Regione Lombardia è una delle poche assemblee legislative di una certa dimensione in Europa che si allinea sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite in merito alla sostenibilità sociale. Per svilupparlo nel modo migliore abbiamo messo in campo un approccio multidisciplinare, che vede sempre al centro l’individuo”. Così Emanuele Monti, Presidente Commissione IX, Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia.

RIVIVI IN VIDEO L’INTERA EDIZIONE DI SALUTE DIREZIONE NORD

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