Home Economy Delega fiscale, Osnato (FdI): “Una rivoluzione. Il bonus-Meloni? Non è una mancia elettorale”

Delega fiscale, Osnato (FdI): “Una rivoluzione. Il bonus-Meloni? Non è una mancia elettorale”

Delega fiscale, Osnato (FdI): “Una rivoluzione. Il bonus-Meloni? Non è una mancia elettorale”

Perché leggere questo articolo? Il tredicesimo decreto attuativo della delega fiscale doveva essere all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di ieri, ma è slittato. Sono necessari alcuni approfondimenti tecnici su alcune misure previste nel testo. Ma soprattutto vanno trovate le coperture per finanziare gli sgravi. Probabilmente se ne riparlerà nelle prossime settimane e il governo è al lavoro. True-News.it ha affrontato la questione con il deputato di Fdi Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, responsabile economico del partito guidato dalla premier Giorgia Meloni.

“La delega facilita il passaggio alla flat tax”

“Il provvedimento è ancora in fase di elaborazione, proprio perché la sua complessità richiede che il Governo intervenga in maniera ben ponderata”, spiega Osnato, a proposito del rinvio dell’approdo in Consiglio dei Ministri. Comunque, la delega fiscale ha l’obiettivo di rivoluzionare il fisco. Il parlamentare di Fratelli d’Italia anticipa i contenuti del provvedimento: “Posso però anticipare che si tratta di misure preordinate alla creazione di un regime fiscale temporaneo, sia sull’Irpef sia sull’Ires e più in generale sulle imposte dirette, che faciliti il passaggio a un nuovo ordinamento tributario basato sulla flat tax e altre modifiche strutturali rispetto al sistema vigente”.

Aiuti a imprese e partite Iva

L’esponente del partito di Meloni parla di “Un decreto di portata integrale, che semplifica il trattamento fiscale di tutte le principali categorie di redditi, inclusi quelli ‘diversi’. Da qui, nelle intenzioni della maggioranza, “l’attenzione particolare alle famiglie, alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti, che sono la spina dorsale del nostro sistema economico e meritano un sistema più semplice e razionale di quello che hanno conosciuto finora”.

Osnato sul “Bonus Meloni”: “Non siamo come Renzi”

Negli scorsi giorni, con le prime bozze trapelate alla stampa, si è parlato di un “Bonus-Meloni”. 80 euro in più nelle tredicesime dei lavoratori fino a 15mila euro di reddito. Secondo i critici, si tratta di una riedizione del Bonus di Renzi, anche quello stanziato alle soglie delle elezioni europee, nel 2014. Osnato smentisce: “La principale differenza sarebbe nella platea cui è destinato; anche perché, a differenza di Renzi, noi non vogliamo elargire liquidità solo per ottenere consenso elettorale, dato che abbiamo visto i risultati di scelte simili nel lungo periodo!”

“Dobbiamo assorbire i danni del Superbonus”

Ed è diverso il contesto, secondo il deputato di Fdi, presidente della Commissione Finanze a Montecitorio. Pesa il debito pubblico. Che nel 2014 “era ben lontano dai picchi che avremmo visto con il governo Conte II”. Osnato riflette, e torna indietro ai tempi dei giallorossi: “Oggi, purtroppo, ci troviamo davanti a una situazione ben diversa: dobbiamo assorbire i danni provocati dal Superbonus e altre mancette dissennate; dobbiamo riportare il debito pubblico in una traiettoria di sostenibilità, come concretamente prospettato nel Def; abbiamo una politica monetaria che ci rema contro. Se per il taglio del cuneo fiscale avessimo avuto a disposizione i quasi 200 miliardi destinati all’edilizia, avremmo sicuramente potuto parlare di una misura diversa”. Poi torna al Bonus Meloni: “Il Governo è invece forzato a concentrare le risorse verso chi è più in difficoltà, ovviamente secondo parametri oggettivi: di base, il numero di familiari a carico. Ai beneficiari sarà restituita una parte delle imposte gravanti sulla tredicesima; l’obiettivo, però, è riformare il prelievo nella sua interezza e farlo in maniera strutturale”.

Per Fdi l’obiettivo è “un ordinamento nuovo”

Il responsabile economico di Fdi traccia “obiettivi di legislatura”, per cambiare il rapporto tra il Fisco e i cittadini. “Il principio è molto semplice: non ci saranno più norme astruse il cui unico obiettivo sia quello di massimizzare il gettito per il Fisco, in barba alle esigenze dei cittadini. La parola-chiave è semplicità”. Quindi la sintesi: “Il Fisco deve essere il più possibile comprensivo rispetto alle situazioni soggettive: chi ha una famiglia numerosa e fatica ad arrivare a fine mese, chi vorrebbe espandere o comunque riorganizzare la propria attività professionale, nonché le imprese che intendono investire”. Infine una dichiarazione di intenti: “Finora avevamo una serie di interventi spot, mal coordinati e spesso insufficienti. Oggi abbiamo un decreto che, pur essendo anch’esso temporaneo, getta le basi per attuare più compiutamente la delega in materia fiscale. Ne nascerà un ordinamento tributario del tutto nuovo”.