Home Economy Varie ed eventuali su Alitalia, Esselunga e i tempi duri per la Coca Cola

Varie ed eventuali su Alitalia, Esselunga e i tempi duri per la Coca Cola

ESSELUNGA

Tempi duri per la Coca Cola

Tempi duri, anzi durissimi per gli sponsor degli europei di calcio. Umiliati da ingaggi miserevoli, prima Cristiano Ronaldo, poi Paul Pogba, durante la conferenza stampa di fine o inizio partita, hanno sdegnosamente allontanato la bevanda sponsor (Coca Cola e Heineken). Il motivo? Irrilevante. Anche Manuel Locatelli – astro nascente azzurro – si è presentato in conferenza stampa all’Olimpico con intenti bellicosi: ha spostato due bottiglie di Coca Cola. La classe non è acqua (o forse si). Mentre l‘allenatore della Russia, Stanislav Cherchesov ha spalancato le porte dei mercati oltre cortina (che fu), bevendo platealmente, davanti ai cronisti, una intera bottiglia di Coca.

La crisi della birra in Italia

E se AssoBirra sperava di rilanciare nel Belpaese la bevanda più antica del mondo ai mondiali di calcio, un motivo c’era. Infatti si chiude con il segno “meno” il 2020 della birra in Italia, riportando un calo fisiologico dei principali dati di mercato. A dirlo sono i dati dell’Annual Report 2020: lo scorso anno la produzione nazionale ha visto un calo dell’8,4%, accompagnato da una netta flessione dei consumi pari all’11,4% e da una più contenuta diminuzione dell’export che ha segnato una decrescita del 4,8%, a causa delle restrizioni imposte dalle misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19.Per ripartire – spiega Michele Cason, presidente di AssoBirra – dobbiamo sostenere la capacità di investimento delle imprese, garantire misure di rafforzamento della struttura finanziaria, puntare sulla competenza e sulla formazione dei lavoratori, giovani e donne in primis. Non solo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza va tradotto in azioni concrete volte a promuovere innovazione, qualità e sostenibilità. L’industria della birra e AssoBirra sono in prima linea per contribuire alla rinascita dell’Italia”.

Aliscargo Airlines

La logistica ha fatto il pieno, con o senza Covid. Nessuna crisi dunque per il trasporto merci anche per via aerea. Ad aprile la domanda mondiale di trasporto cargo è aumentata ancora ed ha superato del 12% il livello di aprile 2019, prima della crisi per il Covid. In questo scenario favorevole si inquadra la nascita di una compagnia italiana interamente dedicata al trasporto intercontinentale delle merci, Aliscargo Airlines. La compagnia ha appena annunciato l’inizio dell’attività con due aerei Boeing 777-200Er. Le prime rotte collegheranno l’Italia con Asia-Pacifico e Nord America, con più frequenze settimanali. Gli azionisti sono investitori privati guidati dalla famiglia di Alcide Leali, il fondatore di Air Dolomiti, oltre al management. Presidente della compagnia è Fulvio Gismondi. L’amministratore delegato è Francesco Rebaudo, che in passato ha ricoperto le cariche di a.d. di Sw Italia, a.d. di Cargolux Italia, direttore generale di Cargo Italia. Il direttore commerciale è Ulrich Ogiermann, nato ad Hanau (Germania), cittadino del Lussemburgo.

Marina Caprotti prende le redini di Esselunga

Caprotti for president! E chi, se non un Caprotti a guidare Esselunga? Ora tocca a Marina Caprotti – classe 1978 e ultimogenita di Bernardo – prendere in mano le redini dell’azienda fondata dal padre, che negli ultimi tre anni ha gestito insieme a Sami Kahale. Marina non aveva mai partecipato attivamente alla vita di Esselunga prima della scomparsa del padre, per un lungo periodo della sua vita ha vissuto a Londra insieme ai due figli, poi tre anni fa è tornata stabilmente a vivere a Milano per seguire la vita dell’azienda, di cui era diventata presidente esecutivo. Anche il bilancio 2020, chiuso con ricavi in aumento a 8,2 miliardi e utili stabili a 269 milioni, è stato firmato dall’imprenditrice. Il testamento di Bernardo Caprotti ha lasciato a Marina e alla madre Giuliana Albera il 70% di Esselunga e il 55% degli immobili dei supermercati custoditi nella società Villata.  

Alfredo Altavilla per la nuova Alitalia

Mario Draghi ha scelto: tocca ad Alfredo Altavilla, manager di lungo corso ed ex braccio destro di Sergio Marchionne in Fca, far risorgere Alitalia sotto le sembianze di Ita. Il manager cresciuto in Fiat, che negli ultimi anni si è occupato anche di telecomunicazioni in Telecom Italia e di farmaci in Recordati, è stato nominato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nuovo presidente esecutivo della compagnia, gettando nello sconforto diversi pretendenti.