Gli ultimi in ordine cronologico a salire sul carro delle “società benefit” sono Intesa Sanpaolo che ha creato il veicolo Cimarosa 1 spa per acquistare 50 case all’asta nel disastrato quartiere Satellite di Pioltello, alle porte di Milano. In via Cimarosa – per l’appunto. Ma è già storia quella di Redo, la società benefit per eccellenza che realizza e gestisce l’housing sociale di Milano e Lombardia.

Intesa, Fileni, Acqua dell’Elba: tutti vogliono la società benefit
Che dire allora della nuova società benefit di Fileni Alimentare, il terzo gruppo d’Italia nella carni avicole e leader nelle carni bianche da agricoltura biologica. Per non parlare di “Acqua dell’Elba”, il brand nel settore profumi e beauty dell’isola di fronte a Piombino attivo da vent’anni e che ha mappato il “sentiero delle essenze” lungo l’emiciclo dell’Elba. Con il presidente dell’azienda, Fabio Murzi, che ha detto di recente ad Adnkronos: “Puntiamo sull’estero e diventiamo società benefit”.
Cosa sono le società benefit
Cosa sono le B-Company per cui vanno matti gli imprenditori italiani? Imprese – certo – che “nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente”.
Società benefit: l’idea del renziano Mauro Del Barba
“A pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina”, diceva un ex senatore a vita.
Burocrazia snella? Non pare. Le società che decidono di trasformarsi (o di nascere come) benefit corporation devono sottostare per legge ad obblighi di reportistica per spiegare e misurare il dichiarato perseguimento di attività di beneficio sociale, pena la possibilità di essere sanzionati per pubblicità ingannevole dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Società benefit, i soldi si guadagnano con la reputazione
E quindi di nuovo: perché? La risposta sta nei numeri: le società benefit rendono di più.
Funziona? Sicuramente, il fatto che l’introduzione della forma giuridica non sia stato accompagnato da un regime fiscal ad hoc (pur non essendo mancate richieste in tal senso), ha tenuto finora il settore al riparo dai comportamenti opportunistici o elusivi quando non fraudolenti.
Cosa fanno le benefit company? Al di là dei settori si limitano a “istituzionalizzare” (e misurare) il proprio impatto in termini di corporate social responsibility. Che è invece un indicatore usato per pure finalità di marketing da larga parte delle società a scopo di lucro. I più noti? I casi di “green-washing”, ovvero a quelle aziende che dichiarano la propria attenzione alla sostenibilità ambientale nelle proprio campagne di marketing ma che non perseguono alcun reale obiettivo di sostenibilità; premio della critica ai giganti petroliferi che pubblicizzano il loro impegno nell’essere “parte nella soluzione” al cambiamento climatico.
di Francesco Floris e Pietro Bullian