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Novo Nordisk, l’azienda danese che vale più della Danimarca è il segno dei tempi

Novo Nordisk, l'azienda danese che vale più della Danimarca è il segno dei tempi

Perché leggere articolo? Novo Nordisk è azienda farmaceutica danese che ha di recente sviluppato un farmaco contro l’obesità. Il fatturato della multinazionale è superiore a quello del Pil della Danimarca. Sono i tempi che corrono. 

Un compleanno speciale. Nel 2023 Novo Nordisk ha festeggiato 100 anni. L’azienda – nata nel 1989 dalla fusione di Novo e Nordisk – è l’astro nascente dell’industria farmaceutica. Quello del centenario è stato un anno d’oro per Novo Nordisk. Anche grazie a un farmaco contro l’obesità di recente sviluppo, nel 2023 la multinazionale ha conosciuto un aumento delle vendite del 30%. Impennata che ha portato l’azienda danese a valere più del Pil della Danimarca. Non è il caso di stupirsi: Novo Nordisk è semplicemente il segno dei tempi che corrono.

Novo Nordisk, l’azienda danese che vale più della Danimarca

L’annus mirabilis di Novo Nordisk ha fatto sì che l’azienda farmaceutica danese, quotata sul Nasdaq di Copenaghen e a Wall Street, è diventata la maggiore società europea per capitalizzazione di mercato, detronizzando il gruppo del lusso francese Lvmh. Il suo farmaco a base di semaglutide per ridurre l’obesità, che con l’aumento dell’82% delle vendite nei primi 9 mesi ha fatto volare i ricavi e il titolo in Borsa (quasi +50% in un anno), è stato dichiarato scoperta dell’anno dalla rivista Science.

Per il 2023 il suo fatturato è stimato a 229 miliardi di corone (30,7 miliardi di euro), con una crescita del 30% sul 2022 e doppia rispetto a 5 anni fa. Il valore del gruppo, però, venerdì è arrivato a 435 miliardi di dollari di capitalizzazione su Nyse. Ecco, il Pil della Danimarca – paese che ospita la sede a pochi chilometri da Copenaghen di Novo Nordisk – è stimato per il 2023 a 398 miliardi di dollari.

Il farmaco contro l’obesità delle polemiche

Ozempic e Wegovy. Due nomi di farmaci praticamente sconosciuti al grande pubblico – fatta eccezione per medici, pazienti e una manciata di esperti finanziari che seguono il settore in disparte – sono i protagonisti di una svolta di 180 gradi nella direzione di Novo Nordisk. I due farmaci sono anche diventati oggetto di polemica di chi ritiene inopportuno o immorale che un’azienda si arricchisca con un farmaco contro l’obesità. Ma, di preciso, cosa c’è di male?

Il successo di Novo Nordisk porta con sé una serie di fattori positivi. Per cominciare, se un farmaco ha successo, altre aziende rivali cominceranno a sviluppare farmaci equivalenti, permettendo l’evoluzione della ricerca – e magari l’abbattimento dei costi per pazienti e per i vari servizi sanitari nazionali.

Novo Nordisk cura i conti della Danimarca

I servizi sanitari rimandano direttamente agli Stati, che si avvantaggiano eccome dal successo di una multinazionale sul proprio suolo. Basti pensare che il Pil della Danimarca è in calo dello 0,3%. “Il nostro punto di vista è che in Danimarca abbiamo un’economia a due velocità: l’industria farmaceutica e il resto”, ha affermato Thomas Harr, capo economista della Banca centrale della Danimarca.

Il rischio, per assurdo, è che si pensi che l’economia della Danimarca stia andando meglio di quello che è per colpa di Novo Nordisk. “Novo ha un successo straordinario, e questo è fantastico per lei e i suoi azionisti. Ma per quanto riguarda la Danimarca, mi preoccupo di cosa succederebbe se le cose andassero male”, ha detto un importante dirigente dell’azienda. E la sostenibilità economica di un paese proprio mentre nubi di tempesta economica si stanno addensando in un’Europa che comincia a sentire gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse.

Sono i tempi che corrono

La prossima sfida di Novo Nordisk? Diventare la prima azienda farmaceutica del mondo. Già oggi il gruppo danese è al secondo posto dopo Eli Lilly (543 miliardi di capitalizzazione venerdì) e prima di Johnson e Johnson (373); Merck (226); Roche (227,5); Novartis (192,2) e AstraZeneca (156,20). Sono cifre da capogiro, che al tempo stesso sono indicative dei tempi che corrono. Non c’è niente di cui stupirsi. Il rapporto World Obesity Atlas 2023 mostra che nel mondo ci sono 2,6 miliardi di persone hanno un indice di massa corpora in sovrappeso od obesa. E’ il 38% della popolazione mondiale, un mercato enorme.