Home Economy Non tutto è oro quel che… Premier. Dall’Everton guai anche per l’Italia

Non tutto è oro quel che… Premier. Dall’Everton guai anche per l’Italia

Premier League, chi è il calciatore arrestato

Perché leggere questo articolo? Il mondo del calcio inglese rischia di essere sconvolto. I 10 punti tolti all’Everton potrebbe essere soltanto la prima di una serie di penalizzazioni in Premier League. Chelsea e Manchester City rischiano grosso. 

Nel fine settimana sono stati tolti 10 punti Everton nella classifica del campionato inglese di calcio. Si tratta della penalizzazione più grave della storia della Premier. Ed è la prima volta che viene punita una violazione del Fair Play Finanziario. La stangata – che ha fatto precipitare il club di Liverpool all’ultimo posto in classifica – rischia di essere solo la prima. Molti club altisonanti di Premier sono a rischio.

Il comunicato ufficiale della Premier League

“La Premier League ha presentato una denuncia contro il club e all’inizio di quest’anno ha deferito il caso a una commissione indipendente. Nel corso del procedimento, il Club ha ammesso di aver violato il PSR per il periodo relativo alla stagione 2021/22″. Inizia così il comunicato ufficiale con cui il board del massimo campionato di calcio ha comminato la penalizzazione all’Everton.

“La Commissione ha determinato che le perdite nel periodo ammontavano a 124,5 milioni di sterline, che superano la soglia consentita pari a 105 milioni di sterline. La Commissione ha concluso imponendo una sanzione sportiva sotto forma di una penalizzazione di 10 punti. Tale sanzione ha effetto immediato”.

Il calcio inglese e i legami torbidi con Emirati e Russia

Non era mai successo che nel campionato inglese — il più seguito e ricco al mondo — una squadra venisse penalizzata in questo modo a stagione iniziata. Quella della Premier è una decisione sconvolgente, anche per le conseguenze che rischia di aver su altri club inglesi ben più blasonati. La Premier League sta infatti indagando sui bilanci di altre squadre, tra cui il Chelsea e il Manchester City, campione d’Europa.

Il club da tre anni campione d’Inghilterra è sotto inchiesta dallo scorso febbraio con accuse ben più gravi e numerose di quelle costate 10 punti di penalizzazione all’Everton. Il City, di proprietà della famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti, sarebbe indagato per 147 violazioni del Fair Play Finanziario. In precedenza il club era stato multato dalla Uefa con una multa di 10 milioni di euro.

Il Chelsea non è ancora formalmente accusato di alcuna violazione. Ma è stata la dirigenza stessa a denunciare presunte irregolarità finanziarie del club londinese. I proprietari americani – arrivati nel 2022 – hanno denunciato alla Premier League una serie di discrepanze riscontrate nei bilanci societari sotto la gestione precedente. Fino allo scoppio della guerra in Ucraina, il Chelsea è stato per più di 15 anni di proprietà di Roman Abramovich. L’oligarca russo, vicinissimo a Putin, avrebbe utilizzato società offshore per effettuare pagamenti non dichiarati per conto del club. Anche in questo caso la UEFA è già intervenuta multando il Chelsea per 8,6 milioni di sterline.

Il silenzio eloquente dei club di Premier

Le altre squadre di Premier League sono rimaste sorprendentemente in silenzio perché sanno che potrebbe capitare anche a loro”. Il commento di David Ornsteinesperto di Premier League per il sito di approfondimento sportivo The Athletic – è eloquenteLe regole finanziarie della Premier League, sino a ora uno dei campionati più ricchi e solidi dal punto di vista finanziario d’Europa, potrebbero essere stata aggirata da numerosi altri club.

La Premier concede ai club una massimo di 105 milioni di sterline di perdita in un triennio. Esistono una serie di attenuanti e agevolazioni fiscali per le squadre se investono su infrastrutture, settori giovanili, progetti comunitari. Ci sono poi stata numerose attenuanti per i danni causati dagli effetti della pandemia da coronavirus. Negli ultimi anni però, sembra essere saltato il tappo. Secondo la Premier League, al netto di tutti questi sgravi l’Everton ha comunque accumulato perdite per 124,5 milioni di sterline, quindi oltre il consentito di circa 19 milioni. L’impressione è che si sia scoperchiato un vaso, che rischia di essere molto più profondo.

Dalla Premier una ricaduta di guai anche sull’Italia

La Premier League non ha però accettato la versione dell’Everton, che avrebbe cercato di rimediare soltanto negli ultimi mesi. E’ arrivata una punizione esemplare. Il club presenterà ricorso e la vicenda potrebbe andare avanti per mesi, un po’ come successo in Italia con la Juventus. Nel caso dell’Everton, però, tutto questo potrebbe avere conseguenze negative su due cose in particolare, entrambe piuttosto importanti: le trattative per la cessione della società al gruppo statunitense 777 Partners (che in Italia possiede il Genoa) e il termine dei lavori del suo nuovo stadio nella zona portuale di Liverpool.