Home Economy Mistral, Microsoft scommette in Francia. Il derby con OpenAI preoccupa l’Ue

Mistral, Microsoft scommette in Francia. Il derby con OpenAI preoccupa l’Ue

Arriva Mistral, la scommessa francese di Microsoft. Il derby con OpenAI e l'Ue

Perché leggere questo articolo? Microsoft raddoppia sull’Intelligenza Artificiale. Dopo aver investito in maniera importante su Open AI, rileva la francese Mistral. Ecco perchè l’operazione sta attirando l’attenzione dell’Unione europea. 

Microsoft non lascia, raddoppia. Il colosso della Silicon Valley ha deciso di investire in maniera massiccia sull’Intelligenza Artificiale. Dopo gli oltre 13 miliardi di dollari già investiti in OpenAI, Microsoft ha deciso di investire su Mistral AI, la start up fondata in Francia meno di un anno fa. Un fiore all’occhiello del settore. Non sono state fornite cifre ufficiali per l’accordo, che si ipotizza essere stato inferiore per Microsoft rispetto a quanto investito per OpenAI. L’acquisizione di Mistral si rileva comunque un colpo grosso per Microsoft. Che infatti ha attirato le attenzioni delle autorità regolatrici di Bruxelles.

Mistral è un colpo grosso per Microsoft sull’IA

L’accordo è stato annunciato da Mistral AI nella giornata di lunedì 26 febbraio, ed è teso a coinvolgere Microsoft nel nel contribuire a portare sul mercato i modelli di intelligenza artificiale sviluppati in Francia. Dal punto di vista finanziario, il gigante americano acquisirà una partecipazione nella società che trova sede all’interno di Station F, a Parigi. La partnership rende Mistral la seconda azienda a fornire modelli linguistici commerciali disponibili sulla piattaforma di cloud computing Azure di Microsoft.

La prima, come è noto, è OpenAI, società californiana che produce la celebre ChatGPT. Micosoft ha affermato che prevede un piccolo investimento nella startup con sede a Parigi. Ciò suggerisce che si tratta di un investimento molto inferiore all’investimento di miliardi di dollari da parte di Microsoft in OpenAI, una relazione durata anni che ha  attirato l’attenzione  delle autorità di regolamentazione antitrust negli Stati Uniti e in Europa. Quello che è certo è che l’azienda di Redmond vuole consolidare ulteriormente i suoi passi nel settore dell’intelligenza artificiale generativa, e per farlo ha deciso di investire anche in Mistral AI, la start up francese fondata meno di un anno fa che è ritenuta un po’ il fiore all’occhiello europeo del settore.

Mistral, la perla francese dell’Intelligenza Artificiale

Mistral ha una valutazione di circa 2 miliardi di dollari, dopo un seed round da 105 milioni nel maggio 2023, a cui si sono aggiunti 385 milioni a dicembre. Questa partnership, si legge nel comunicato diffuso da Microsoft, consente a Mistral AI di accedere all’infrastruttura IA  di Azure, per accelerare lo sviluppo e il dispiegamento dei suoi modelli di linguaggio (llm) di nuova generazione e rappresenta un’opportunità per la startup di sbloccare nuove opportunità commerciali, espandersi nei mercati globali e favorire la collaborazione continua nella ricerca.

Mistral AI ha sede a Parigi e lavora come OpenAI su modelli di linguaggio, non solo su quelli proprietari, ma anche su quelli open source. Nell’ambito della nuova partnership, sarà il nuovo modello proprietario Mistral Large a essere messo a disposizione dei clienti Azure da Microsoft. In passato l’azienda francese ha collaborato in modalità simili anche con Amazon e Google e ha ricevuto finanziamenti, tra gli altri, anche da Exor.

I tre fondatori di Mistral – che a giugno 2023 ha dato vita a uno dei più grandi seed round di sempre per un’azienda europea – hanno esperienze pregresse nello stesso settore: Timothée Lacroix, 31 anni, e Guillaume Lample, 32 anni – hanno entrambi lavorato in Facebook, mentre Arthur Mensch, 30 anni, è un ex dipendente di DeepMind (di Google).

I termini dell’accordo

L’idea di base, per Mistral, era quella di rilasciare una sua piattaforma di Gen AI nel corso del 2024. E oggi, con gli investimenti di Microsoft, l’ipotesi sembra molto concreta. “Siamo entusiasti di intraprendere questa partnership con Microsoft”, ha commentato Arthur Mensch, ad di Mistral AI. “Con l’infrastruttura all’avanguardia di Azure, stiamo raggiungendo un nuovo traguardo nella nostra espansione, spingendo le nostre ricerche innovative e le applicazioni pratiche verso nuovi clienti in tutto il mondo. Insieme, ci impegniamo a guidare un progresso significativo nell’industria dell’intelligenza artificiale e a offrire un valore senza pari ai nostri clienti e partner globali”.

Le due società collaboreranno in tre aree, come si legge dal comunicato stampa.

  • Infrastruttura di supercalcolo: “Microsoft supporterà Mistral AI con l’infrastruttura di supercalcolo Azure AI, offrendo prestazioni e scala di classe mondiale per carichi di lavoro di addestramento e inferenza IA per i modelli di punta di Mistral AI”.
  • Espansione nel mercato: Microsoft e Mistral AI renderanno disponibili i modelli premium di Mistral AI ai clienti tramite il servizio models as a service (MaaS) nell’Azure AI Studio e nel catalogo dei modelli di Azure Machine Learning. L’infrastruttura ottimizzata per l’AI di Azure e le capacità di livello enterprise offrono a Mistral AI ulteriori opportunità per promuovere, vendere e distribuire i propri modelli ai clienti Microsoft in tutto il mondo.
  • Ricerca e sviluppo nell’AI: Microsoft e Mistral AI esploreranno la collaborazione intorno all’addestramento di modelli specifici per determinati scopi per clienti selezionati, inclusi carichi di lavoro del settore pubblico europeo.

L’operazione Microsoft-Mistrale (e Open IA) sotto la lente dell’Ue

Intanto, a 24 ore dall’annuncio ufficiale, sull’accordo tra Microsoft e la startup parigina si è subito posata la lente delle istituzioni comunitarie. Come riporta la stessa agenzia stampa britannica, il parlamento europeo avrebbe infatti chiesto di mettere in piedi un’indagine per valutare una eventuale concentrazione di potere messa in atto dalla big tech. Proprio in questo senso, le autorità preposte stanno già esaminando gli investimenti della società amministrata da Satya Nadella in OpenAI e nel suo prodotto di punta ChatGpt. La stessa Commissione europea aveva attuato inoltre un processo di verifica finalizzato a stabilire se tale accordo potesse essere o meno rivisto ai sensi del regolamento dell’Unione europea sui monopoli.