Home Primo Piano POV – Sono stato dal “benzinaio più caro d’Italia”. E ho scoperto un’altra storiella gonfiata

POV – Sono stato dal “benzinaio più caro d’Italia”. E ho scoperto un’altra storiella gonfiata

POV – Sono stato dal “benzinaio più caro d’Italia”. E ho scoperto un’altra storiella gonfiata

Il giornalismo ha bisogno di click e le storie eclatanti ne sono una fonte enorme. Ma, allo stesso tempo, credo che, negli ultimi giorni, si stia esagerando. Prima la storia della bidella pendolare quotidiana tra Napoli e Milano – poi smontata pezzo dopo pezzo dal nostro amico Francesco Oggiano, la cui newsletter è il motivo per cui sono qui a scrivervi questo pezzo – poi quella, fresca e zeppa di dubbi, del benzinaio più caro d’Italia. Che si trova a Trani, in Puglia, la mia città d’origine.

Il boom su TikTok (dove non so come si postano video attraenti)

Come quella del benzinaio più costoso del Paese. Sono proprio a Trani, per una breve parentesi in famiglia prima della buriana delle elezioni regionali, quando nella sede di True-News.it voleranno numeri, percentuali, nomi di consiglieri e mille telefonate – quando leggo, sull’edizione locale del Corriere della Sera, la notizia del carburante alle stelle nella mia città d’origine. Faccio una ricerca su Google e scopro che il sig. Centrone è diventato un  fenomeno nazionale. Quasi a giocarsela con il monologo della Ferragni a Sanremo. Non solo gli hanno dedicato servizi Sky Tg 24, Il Mattino, Fanpage, La Repubblica ma la sua storia ha fatto il giro del social più seguito del momento: TikTok. Dove il mio direttore, con i suoi arguti editoriali, ormai spopola mentre io – boomer calato nel corpo di un millenial – devo ancora capire come fare un post attraente. Chiederò a Federico: lui di balletti e musichette  ne sa più di Khabi Lame.

I prezzi del “benzinaio più caro d’Italia”

Il video riprende l’intervista rilasciata dal proprietario dell’impianto di benzina in via Malcangi – definita erroneamente periferica – al Graffio, una trasmissione della locale Telenorba. Centrone dichiarava: “Sono il primo che non fa benzina qui, non sono stupido, non posso fare gasolio alla mia macchina a quel prezzo”. Alla domanda, inevitabile, sul perché di queste tariffe, il proprietario poi replica che “il prezzo lo impone la compagnia, il mio margine è di 3 centesimi, anche se dovesse arrivare a 50 euro al litro”. Questo perché il tabellone esposto sulla strada indica un costo di 2,29 euro per la benzina e di 2,39 per il gasolio. Cifre importanti. Che hanno fatto balzare dalla sedia 116 mila tiktokers. E poi, di conseguenza, i colleghi delle testate citate.

 

@antonioparrillo2508 #duetto con @Tatiana ♬ suono originale – Tatiana

Che fortuna: il benzinaio è a un minuto da casa mia

Per una strana e fortunata coincidenza, il benzinaio più chiacchierato d’Italia – e non il più costoso – si trova a due passi da casa. Esulto: ho la storia per il mio nuovo POV (Marrone, ti prego, non pensare ancora a certi video!). Voglio farmi del male e riempire il serbatoio della mia automobile con la salatissima benzina. Mi metto in macchina e mi basta 1 minuto per essere dal benzinaio Erg di Centrone. Sì, la notizia è proprio dietro casa. Mente mi avvicino al distributore, noto subito il cartello: effettivamente i prezzi sono quelli raccontati dovunque. Fare benzina non mi conviene.

Il benzinaio: “Sai quanti altri ce ne sono in Italia!”

Scendo dall’auto e Alfonso Centrone – bassino, lievi accenni di barba bianca e lo sguardo confuso di chi sta gestendo l’autolavaggio del sabato – mi guarda con un’aria mesta e annoiata. Ha capito che sono lì per quella storia. Che lui ha denunciato e costruito. Non vuole farsi fotografare né riprendere perché “è in trattativa con la società di energia per risolvere il problema dei prezzi”. Erg gli ha indicato, in questa fase, di non rilasciare interviste. Di restare nell’ombra. Scarico, senza carburante. Ma qualcosa da questo incontro mattutino scaturisce. Mentre chiacchieriamo e scatto foto ai cartelli, non c’è nessuna auto a rifornirsi di benzina. Si ascolta solo il rumore delle spazzole dell’autolavaggio e il chiacchiericcio tra due uomini di cui uno ha uno sguardo cagnesco. Centrone mi dice: “Io sono stato il primo a denunciare la condizione che mi ha portato all’aumento vertiginoso del prezzo della benzina e del gasolio, ma sai quanti altri ce ne sono in Italia! A Milano, ad esempio…”.  E aggiunge che la stessa trattativa con il noto brand sta coinvolgendo altri distributori in tutta Italia.  Che, a differenza di Centrone, non hanno rilasciato interviste per declamare l’aumento vertiginoso dei costi.

Della trattativa tra il benzinaio e la società non si legge da nessuna parte

Le regole del buon cronista direbbero di andare a cercare in tutta Italia i distributori con prezzi pari a quelli del benzinaio tranese. E’ logisticamente impossibile.  Ma è chiaro che quella del “benzinaio più caro d’Italia” è un’etichetta buona per rendere virale un video sui social e per fare il titolone acchiappaclick. Riportando un video di un’intervista di una tv, senza andare a fondo nella vicenda. Questa storia non è una bufala, le foto del cartello lo dimostrano. C’è più veridicità rispetto alla narrazione fumosa della bidella Giuseppina. Eppure, anche in questo caso, ciò che si legge sul web, che fa indignare e gridare allo scandalo, sorridere o tirare un pugno sulla scrivania, non rispecchia totalmente la realtà dei fatti. Perché della trattativa tra il benzinaio e la società non si legge da nessuna parte. Eppure sarebbe bastata una semplice telefonata per avere dal proprietario le poche, ma importanti parole, che ha rilasciato a me. E che, ancora una volta, sgonfiano la narrazione di un’Italia dove i problemi, dal caro affitti a quello del carburante, di certo non mancano. Così come il buon senso di andare oltre il titolone curioso.