Home Economy Intesa, utile in volo. Il “modello Messina” si conferma

Intesa, utile in volo. Il “modello Messina” si conferma

INTESA SAN PAOLO

Perché leggere questo articolo? Intesa è in prima fila tra le banche europee. Carlo Messina ottiene per la sua banca un nuovo anno di successi col bilancio 2023.

Il modello bancario di Carlo Messina per Intesa San Paolo viene premiato da un nuovo risultato positivo per Ca’ dei Sass. Stando ai dati di bilancio comunicati ieri, Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2023 con un notevole incremento dell’utile netto, raggiungendo la cifra di 7,72 miliardi di euro e  registrando un aumento del 76,4% rispetto all’anno precedente.

Dividendi stellari per Intesa

La banca ha annunciato un ritorno significativo in denaro per gli azionisti. Si prevede di distribuire dividendi complessivi per un valore di 5,4 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi sono stati pagati a novembre 2023 come acconto, mentre i restanti 2,8 miliardi saranno proposti come dividendi finali da pagare a maggio 2024.

L’utile è nominalmente inferiore a quello della concorrente Unicredit, a sua volta in salute, perché nel piano industriale di Intesa San Paolo sono previsti investimenti per lo sviluppo e la crescita di Isybank, la nuova banca digitale del gruppo, per un totale di 650 milioni di euro. Questi investimenti includono 128 milioni di euro già investiti nel 2022 e ulteriori 152 milioni stimati per il 2023, con un forte impatto sull’infrastruttura tecnologica complessiva del gruppo. Attualmente, sono già impiegati 400 specialisti dedicati alla nuova banca digitale.

Intesa, una banca in salute

Unicredit è tornata a dare centralità al mercato per trainare la crescita del suo business. Intesa era già a cavallo tra il modello di grande banca fondata sui profitti da margine d’interesse e istituto di valore sistemico e su questa dualità ha costruito un bilancio profittevole. Messina aveva, nei mesi scorsi, parlando del rinnovo dei contratti bancari, ben centrato il target di utili e…anche le concessioni ai dipendenti: “Noi faremo più di 7,5 miliardi di utile netto. Di fronte a una richiesta di aumento di 435 euro lordi al mese come faccio a dire no? Bisogna dimostrare alle proprie persone che ci si prende cura di loro”.

Messina ha provato, nei mesi, a battere il sentiero della trasformazione di Intesa in apparato di sistema. A essere costruttore di fiducia tramite la sua banca. Intesa San Paolo collabora con le istituzioni: in Euronext è partner privato di Cassa Depositi e Prestiti per consolidare la presenza di capitale italiano in Piazza Affari. Nel 2024, attraverso un finanziamento di 100 milioni di euro dalla Banca europea per gli investimenti (Bei), la banca sosterrà la transizione ecologica della Pubblica Amministrazione e delle sue società controllate, facilitando investimenti sostenibili per un totale di 200 milioni di euro. E c’è la grande partita delle fondazioni dove, tramite il
“grande vecchio” Giuseppe Guzzetti, è la galassia Intesa a dar le carte.

Banche europee, utili in volo

Intesa sogna in grande anche per la stabilità che la mette al riparo da buriane provenienti dall’Europa o dalle crisi internazionali. Nel 2024 per la banca, ha scritto StartMag, ” si prevede una solida crescita dei ricavi, trainata da un ulteriore aumento dagli interessi netti e da un incremento delle commissioni nette e del risultato dell’attività assicurativa; una stabilità dei costi operativi, nonostante gli investimenti in tecnologia; un basso costo del rischio grazie allo status di Banca a “zero NPL” e all’elevata qualità del portafoglio crediti; una riduzione dei tributi di altri oneri riguardanti il sistema bancario, non essendoci più contribuzione al fondo di risoluzione”.

Intesa, con Unicredit, è tra le capofila europee che si inseriscono in un trend comunitario favorevole. Il 2023, ha ricordato Deutsche Bank in una ricerca pubblicata a inizio anno, è stato un anno memorabile per i bancari europei. Nell’anno appena passato, sulla scia della “manna” dei margini di interesse in volo la redditività delle banche è aumentata notevolmente. Le principali banche europee hanno fatto segnare un +52% di utili e un aumento dei ricavi di 108 miliardi di euro sul 2022. Un anno d’oro in cui le banche italiane si sono distinte sugli scudi. Contribuendo alla solidità del sistema-Paese.