Home Economy Il decreto salva Ferrari, una proroga allo stop benzina per le auto di lusso

Il decreto salva Ferrari, una proroga allo stop benzina per le auto di lusso

star che non possono comprarsi una ferrari

Nella giornata di ieri l’Unione europea ha dato un primo – anche se non definitivo – semaforo rosso al motore a combustione. Il provvedimento però non riguarderà tutte le tipologie di automobili. Ieri ha Bruxelles, contrariamente alle aspettative, è passato il cosiddetto emendamento “salva Ferrari”, firmato da eurodeputati italiani di tutti gli schieramenti. Una bella boccata d’ossigeno per i colossi nostrani dell’auto di lusso.

Il decreto passato

Il testo finale del pacchetto Fit for 55 è stato approvato con 339 voti favorevoli, 249 contrari e 24 astensioni. All’interno della proposta è passato l’emendamento, ribattezzato da alcuni ‘salva-Ferrari’, che permetterà ai produttori di poche auto. Normalmente sono i marchi di lusso a beneficiare di deroghe sui tagli delle emissioni di CO2 fino al 2036.

La modifica alla norma era stata presentata da europarlamentari italiani di diversi partiti con l’obiettivo di tutelare i marchi della Motor Valley. La punta di diamante del made in Italy dell’auto. Il chiaro obiettivo è quello di salvaguardare la produzione di supercar nella motor valley dell’Emilia-Romagna, in particolare proprio quelle del Cavallino e della Lamborghini.

Cosa prevede il salva-Ferrari

La plenaria ha confermato che la deroga per i piccoli produttori di auto (da 1000 a 10mila l’anno) e furgoni (da 1000 a 22mila) sarà prolungata dal 2030 fino al 2036. Il Parlamento ha accolto alcuni emendamenti presentati da alcuni politici intenzionati a salvare il motore endotermico o specifici produttori di nicchia, come quelli della Motor Valley emiliana (Ferrari, Lamborghini e Maserati, solo per citarne alcuni).

In particolare, sono passati l’emendamento 125 sulla possibilità di includere i biocarburanti tra le alternative per ridurre le emissioni, il 126 sulla riduzione del target elettrico al 2035 dal 100% al 90%, il 121 sulla deroga da concedere ai costruttori con volumi produttivi inferiori alle 10 mila unità e il 128 sul criterio del “life cycle assessment“, ovvero la misurazione delle emissioni di un veicolo durante tutto il suo ciclo di vita, a cominciare dal processo di costruzione