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Dal Kenya a Trieste, la strada del caffè sostenibile

Dal Kenya a Trieste, la strada del caffè sostenibile

La strada del caffè sostenibile e equo che diventa occasione di crescita per le piccole comunità di produttori del paese dell’Africa orientale e, contemporaneamente, opportunità per le aziende italiane del settore va dal Kenya a Trieste.

Questo il senso del “Memorandum of Understanding (MoU)”, siglato pochi giorni orsono, tra l’Associazione Caffè Trieste e il Ministero dell’agricoltura, fauna, pesca e cooperazione del Kenya, che ha fortemente voluto questa partnership.

Il cuore del memorandum, il cui artefice è stato lo Studio Legale Bergs&More -italianissima law firm con sede centrale a Padova ma con una spiccata vocazione internazionale e una solida proiezione nelle aree più dinamiche e in forte crescita del continente africano-, è infatti il consolidamento di una filiera sostenibile capace di accompagnare la crescita delle small farm africane e soprattutto l’iniziativa imprenditoriale e il lavoro che in esse svolgono le donne, mettendo in campo azioni di ‘poverty reduction’ e ‘gender balance’.

Il Memorandum, sottoscritto per l’Associazione Caffè Trieste dal Presidente Fabrizio Polojaz e dal vice Presidente Massimiliano Fabian e per il Governo kenyota dal sottosegretario Peter Munya, costituisce un eccezionale traguardo. Si tratta, infatti, del primo accordo di collaborazione pubblico-privato tra il Governo del Kenya e un’associazione imprenditoriale italiana.

Il percorso che ha portato alla sigla del “Memorandum of Understanding (MoU)” è durato oltre tre anni ed è stato seguito fin dalla fase iniziale e perfezionato da Rita Ricciardi, uno dei partner dello Studio Bergs&More, responsabile del business advisoring. La Dottoressa Ricciardi, la quale può vantare sia una specializzazione in Economia e Finanza per lo Sviluppo Internazionale sia una lunga e prestigiosa esperienza presso le Nazioni Unite, insieme ai rappresentanti del Governo keniota e dell’Associazione Caffè Trieste sarà membro del Comitato di gestione per l’attuazione degli obiettivi del Memorandum.

Proprio la profonda conoscenza del tessuto socio-economico e dei sistemi legali di quei contesti geografici ha consentito a Bergs&More di definire i termini dell’accordo, il quale si propone di aprire un canale di trading sostenibile tra Italia e Kenya creando le condizioni per implementare una coltura del caffè a basso impatto, promuovere best practice nel settore ‘coffee growing and handling’ e favorire la crescita di quelle imprese agricole -guidate spesso da donne e nelle quali sono tantissime le donne ad essere impiegate- che sono il tessuto connettivo delle comunità locali.

Una scelta fortemente sostenuta e implemetata nel corso della lunga attività preparatoria del Memorandum da parte di Bergs&More per garantire un quadro di opportunità in chiave di crescita sostenibile non solo per le economie locali ma anche per le aziende italiane che vogliono investire in quella filiera, cercare opportunità commerciali per macchinari e attrezzature di produzione italiana, diffondere e sostenere attraverso una precisa scelta di business la consapevolezza nella comunità imprenditoriale italiana che opera nel settore delle grandi opportunità offerte da quelle aree e da una modalità di produzione che si fonda sulla collaborazione virtuosa tra nord e sud del mondo per una crescita equa.

 

Ettore Pareti