Home Economy Cottarelli legge la Manovra: “Non riusciamo a ridurre il rapporto debito/Pil”

Cottarelli legge la Manovra: “Non riusciamo a ridurre il rapporto debito/Pil”

Cottarelli legge la Manovra: ""Non riusciamo a ridurre il rapporto debito/Pil"

Perché leggere questo articolo: Carlo Cottarelli commenta con True-News la Manovra 2024: Per l’economista dell’Osservatorio Conti Pubblici il governo ha rimandato il momento in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil scenderà in Italia. Ma commenta anche la contromanovra del Pd di cui era senatore: non è chiaro su dove vuole prendere i sussidi

Il Professor Carlo Cottarelli racconta la sua visione sulla Manovra in un’intervista esclusiva a TrueNews. Tra riflessioni macroeconomiche e pareri dell’Ue, Cottarelli si dice dubbioso sul rinvio dell’esecutivo.

Professor Cottarelli, la Commissione Ue ha dato il via libera alla manovra, sia pure con riserva. Che cosa significa concretamente per l’Italia?

“Niente di preciso. La vera decisione sarà quella presa alla fine della prossima primavera ovvero se sarà iniziata una procedura di deficit eccessivo per l’Italia e per altri paesi. Quella è la decisione che può portare novità. I mercati finanziari non hanno praticamente reagito a questa notizia di passaggio. Siamo nel gruppo intermedio, non siamo tra quelli per cui la legge di bilancio non va completamente, non è comunque una grandissima notizia”.

Se dovesse dare una valutazione da 1 a 10 alla Manovra, a quanto ammonterebbe? Perché?

“Io non do mai voti. Si semplifica troppo. Il punto fondamentale è che il governo ha fatto quello che hanno fatto tanti altri governi in passato cioè rimandare il momento in cui rapporto tra debito pubblico e Pil scenderà in Italia. L’aspetto diverso è che il rinvio è di più di tre anni, da qui al 2026 il rapporto non scenderà, ci sarà una riduzione dello 0,6%, quindi quasi nulla. Soltanto successivamente dovrebbe scendere. A me sembra abbastanza rivelatrice del fatto che noi non riusciremo a ridurre il rapporto debito/Pil e rimaniamo esposti a possibili shock sui mercati finanziari che potranno essere affrontati solo se arriveranno soldi dalla Banca Centrale Europea, come avvenuto a marzo 2020 dove l’arrivo di circa 300 miliardi dalla Bce ci hanno salvato.

Ci sarà una manovra correttiva?

“Non credo ci sarà una manovra correttiva. Bisogna vedere cosa avverrà in tarda primavera, se la Commissione Europea darà il via a una procedura di deficit per l’Italia, ma fino allora non ci sarà alcuna manovra correttiva. Resta da vedere quali saranno le nuove regole sui conti pubblici in Europa.”

Dal governo arriva l’impegno a non toccare le pensioni di vecchiaia, secondo lei è un’affermazione che si può effettivamente mettere in atto?

“Sappiamo che si è ridotta l’indicizzazione delle pensioni in essere. Quindi c’è stato un taglio delle pensioni, è avvenuto per pensioni di un certo livello”.

Un parere sulla contromanovra del Partito Democratico

“Il problema è il solito, quello delle coperture perché trovare soldi è facile aumentando le spese. Come copri la manovra? Le coperture sono le solite presentate in passato dal Partito Democratico, cioè ridurre i sussidi energetici dannosi all’ambiente, lotta all’evasione fiscale e altre cose. Per quanto i sussidi dannosi all’ambiente, si parla di qualche decina di miliardi, quelli ci sono, andrebbero eliminati, però vuol dire aumentare le tasse sui prodotti energetici. È facile dire “tagliamo i sussidi dannosi all’ambiente”, dateci l’elenco di chi viene incluso in questa misura”.