I più recenti giri di valzer delle nomine milanesi hanno portato all’emersione di quella che è un’interessante rete di interessi e collegamenti sistemici su un preciso asse. Sole 24 Ore-Borsa Italiana-Politecnico di Milano. Il nome attorno cui tutto ruota è quello di Claudia Parzani.

Claudia Parzani
La 51enne manager bresciana è stata nominata ad aprile presidente di Borsa Italiana, su indicazione di Cdp Equity, dopo otto anni passati nel team di Piazza Affari. Parzani lascia al contempo la carica di presidente di Allianz Italia, che deteneva dal 2017, ma a sua volta è entrata nella squadra del nuovo consiglio di amministrazione de Il Sole 24 Ore S.p.a, guidata dal nuovo amministratore delegato Mirja Cartia d’Asero.
La Cartia, avvocato catanese con consolidate esperienze in Lehmann Brothers e specializzata nel real estate, ha un legame diretto con Linklaters, società di consulenza legale britannica di cui la Parzani è partner dal 2007: nel 2015 ha infatti frequentato il corso di formazione In the Boardroom, organizzato da Linklaters assieme a Egon Zhender e Valore D. Di quest’ultima associazione – la prima associazione di grandi imprese creata in Italia per sostenere la leadership femminile in azienda – Parzani ha fatto parte come membro del Consiglio Direttivo. Una prima volta, dal giugno 2009 al novembre 2016, e dal giugno 2013 al giugno 2016 ne è stata presidente.
Politecnico e Piazza Affari
In quello stesso anno Parzani entrò nel board del Politecnico di Milano (mandato 2016-2019). Poco prima che la nomina di Ferruccio Resta a rettore diventasse effettiva dall’1 gennaio 2017. Resta siede nel consiglio di amministrazione di Allianz presieduto fino a poco fa da Parzani e ora è stato chiamato in quello del Sole 24 Ore nella gestione Cartia.
L’ateneo di Piazza Leonardo ha a suo modo avuto la possibilità di avvalersi dei servizi di Linklaters. Come riporta Legal News l’azienda di cui Parzani è partner è entrata in azione. Per sostenere “il fondo Student 2 gestito da Antirion SGR, e investito da Hines e da Blue Noble”. Quando questo “ha finalizzato un investimento da oltre 80 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo studentato che si sviluppa nel cuore del polo universitario del Politecnico di Milano in zona Bovisa.
Il progetto verrà realizzato su un terreno al momento libero. Avrà una superficie complessiva di circa 45.000 metri quadrati” e ha avuto via libera ad aprile. In quest’ottica “Linklaters si è occupato degli aspetti civilistici della due diligence. E della negoziazione della documentazione contrattuale con un team guidato dal partner Franceso De Blasio e coordinato dal managing associate Francesco Macrì”.
Borsa Italiana
Occorre sottolineare come, con l’uscita di Parzani da Allianz, emrgano potenziali conflitti d’interesse per una figura chiamata a presiedere un organo importante come Borsa Italiana. L’esperienza al Politecnico dell’avvocatessa bresciana è finita da tempo e al contempo il ruolo al Sole non sarà quello di una figura con cariche esecutive. Mentre la Consob ha dato il via libera alla sua nomina dopo aver valutato la sua congruenza col ruolo in Linklaters, tra i maggiori attori operanti a Piazza Affari sul fronte legale assieme a Bonelli Erede, Gianni Origoni, Dla Piper e Latham & Watkins.
Tre figure apicali come il Presidente di Borsa Italiana, il rettore del Politecnico e l’ad del Sole 24 Ore hanno una linea di continuità. Questo permette una nuova geografia dei poteri di Milano. Città in cui sempre di più si pensa a livello di sistema. Una presidente di Borsa Italiana che conosce attentamente i retroterra del potere economico-finanziario. Claudia Parzani avrà un ruolo chiave nella governance di Piazza Affari, Che nell’era Euronext sceglie dunque per svoltare una figura ben inserita nell’architettura di governance del capoluogo meneghino.