Home Economy Aziende in crisi salvate dai dipendenti? Una soluzione per il rilancio

Aziende in crisi salvate dai dipendenti? Una soluzione per il rilancio

Aziende in crisi salvate dai dipendenti

La crisi, con o senza Covid, a volte è brutale e colpisce le aziende. Ma capita che i lavoratori decidano di sostituire al timone un imprenditore poco avveduto o incapace. Negli ultimi 30 anni sono state circa 400 le imprese salvate dai lavoratori. Storie importanti, altre di pura resistenza, possibili grazie al coraggio e alla legge Marcora che permette ai dipendenti di recuperare aziende in affanno. E non solo nel manifatturiero.

La aziende in crisi salvate dai dipendenti

A Brescia, ad esempio, Marco Vinetti e i suoi 4 soci cooperatori, dopo aver lavorato per 20 anni per Telemarket, hanno deciso di mettersi in proprio, vista la situazione aziendale. “Vimarte nasce tre anni fa – spiega Vinetti – con l’idea di migliorare la situazione che stavamo vivendo”, infatti la società dalla quale vengono i cinque soci della cooperativa, Telemarket, non naviga in ottime acque.

“Abbiamo voluto sperimentare una nostra attività, migliorando l’esperienza ventennale portata avanti con passione e professionalità. Diversamente da Telemarket, che operava nel settore delle televendite proponendo oggetti di varia natura – Vimarte fa una scelta precisa, puntando sull’arte figurativa. Per limitare i costi poi abbiamo scelto di avere un magazzino molto leggero, puntando sull’intermediazione”.

Per sbarazzare il campo dagli equivoci va detto che Vimarte non è come quei canali di televendita che offrono prodotti improbabili, Vinetti è figlio d’arte, padre pittore, nonno decoratore, cresciuto in un ambiente dominato dall’arte, ha frequentato il liceo artistico e poi l’accademia di Brera.

Tra l’altro, è perito per l’arte moderna e contemporanea del Tribunale. “Oggi abbiamo due canali tv, non di nostra proprietà: il 139 del digitale terrestre e l’839 del bouquet di Sky, con sei trasmissioni a settimana. Con la pandemia, paradossalmente abbiamo acquisito visibilità perché la gente è rimasta di più in casa, davanti al televisore. C’è molto spazio nel mondo dell’arte anche in chiave divulgativa, guardiamo con fiducia al domani”, conclude Vinetti.

“Oggi la Lombardia conta 56 imprese salvate dai lavoratori. Siamo convinti che il modello dei WBO (imprese recuperate) possa essere determinante, come determinanti sono le risorse. In questi anni il capitale messo a disposizione dalla Legge Marcora è stato decisivo al punto che il governo ha deciso di potenziarlo con il DM 4/1/2021 e uno stanziamento pari a 25 milioni di euro”.

“Siamo convinti dell’importanza che simili interventi siano attivati anche sul territorio, per questo chiediamo a Regione Lombardia che questi investimenti siano integrati da fondi regionali mirati”, spiegano Massimo Minelli, presidente di Alleanza della Cooperazione Lombarda e i copresidenti Attilio Dadda e Cinzia Sirtoli.

Aziende in crisi, i dipendenti sono uno strumento innovativo

“Il WBO può essere, insieme ad altri strumenti di politiche attive per il lavoro e la salvaguardia dell’occupazione, un mezzo utile ed efficace per evitare la chiusura totale e definitiva di aziende che possono continuare a stare sul mercato, così come per conservare un lavoro per i lavoratori coinvolti, valorizzando la loro esperienza e professionalità, nel segno di una comune assunzione di responsabilità, che si basa sulla solidarietà”, affermano Valentina Cappelletti, segretario Cgil Lombardia, Ugo Duci, segretario generale Cisl Lombardia, Vincenzo Cesare, segretario Uil Lombardia”

“Con questo accordo – continuano – vogliamo promuovere, accompagnare e sostenere le esperienze e le opportunità di possibili soluzioni alle crisi aziendali attraverso il WBO”.

Le richieste a Regione Lombardia

Non mancano le richieste alla Regione: la costituzione di una task force operativa per un’azione di monitoraggio permanente sulle situazioni di crisi aziendali; la realizzazione di attività di promozione rivolte ai lavoratori attraverso gli strumenti già attivi e di attività di comunicazione e diffusione delle politiche attive di Regione Lombardia; implementare l’offerta di formazione continua finanziata da Regione Lombardia per la creazione di competenze specifiche e necessarie all’avvio di processi di WBO.

Inoltre è prevista la creazione di uno Sportello WBO, finanziato da Regione Lombardia, che serva al lavoratore/cittadino per il supporto e l’orientamento alla realizzazione di progetti di WBO, attraverso la partecipazione attiva delle parti sociali; l’istituzione di uno specifico Fondo rotativo regionale destinato a sostenere le esperienze di imprese rigenerate dai lavoratori sul territorio regionale, affidandone la gestione a Cooperazione Finanza Impresa.