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Anche l’Università di Palermo riceve senza reinvestire molto per gli studenti

Anche l'Università di Palermo riceve senza reinvestire molto per gli studenti

Perché leggere questo articolo? Con l’Università di Palermo si chiude il ciclo di True-news.it sui bilanci degli atenei italiani. Anche a Palermo si conferma il trend di continuo aumento dei contributi pubblici alle università, che però non sembrano reinvestire in maniera uguale sul sostegno agli studenti. 

Ormai possiamo dirlo, alle università italiane non mancano i finanziamenti pubblici. All’aumento del contributo pubblico, non corrisponde un uguale spesa per il diritto alla studio da parte degli atenei. Non c’è ateneo in Italia che sfugga a questa logica. Vale anche per l’Università di Palermo, che presenta un bilancio in positivo e in aumento rispetto allo scorso anno accademico. Dopo Statale e Politecnico di Milano, Federico II di Napoli e Sapienza di Roma, si chiude il tour dei bilanci di True-news.it. Con la promessa di continuare a seguire il dossier.

Il bilancio in attivo dell’Università di Palermo

True-news.it ha messo mano al bilancio 2022 dell’Università di Palermo. Dal confronto col documento licenziato dall’ateneo nell’anno precedente emerge un risultato di esercizio in aumento di oltre un milione di euro. Anche nel 2021 l’Università di Palermo era in attivo, che adesso aumenta: da 24 milioni e 720 mila euro a 25 milioni e 860 mila euro.

Il principale motivo dell’andamento in positivo dell’ateneo, manco a dirlo, è il contributo pubblico. A Palermo, come nelle restanti università analizzate, i principali proventi sono frutto delle sovvenzioni pubbliche e private: per un totale di 273 milioni di euro, 13 in più dell’anno precedente. A far la parte del leone, come al solito, è il Mur. Nel 2022 il Ministero dell’università e della ricerca ha elargito all’Università di Palermo ben 260 milioni e 843 mila euro (nel 2021 erano 249 milioni). C’è un piccolo contribuito anche della Regione Sicilia (2 milioni) e dell’Ue (4,5 milioni).

Ricevere e ricavare, senza dare troppo in cambio

La più grande università siciliana vanta quindi un bilancio in positivo. Questo anche grazie ai 61 milioni di ricavi che è riuscita a generare in proprio. Un aumento dei proventi interni superiore di sette milioni rispetto ai 49 dello scorso anno. Di questi ricavi, 38 milioni provengono dalla didattica e 21 da ricerche con finanziamenti competitivi. Il totale dei proventi dell’Università di Palermo nel 2022 ammonta a 336 milioni di euro: oltre venti in più dei 315 del 2021.

All’aumento dei ricavi – in gran parte dovuto, lo ricordiamo, al maggior contributo pubblico ricevuto – l’Università di Palermo non ha fatto corrispondere un aumento delle spese paritetico. Soprattutto per il tema – di stringente attualità in tempi di proteste e tende – del sostegno allo studio. A Palermo, il costo per il sostegno agli studenti è aumentato da 45 a 56 milioni di euro. Gli undici milioni di spesa sono esattamente al metà dei costi aggiuntivi che l’Università di Palermo ha messo nero su bianco nel 2022.

Quanto è ricca l’Università di Palermo

Forse si sarebbe potuto investire di più sul diritto allo studio, voce che risulta clamorosamente vuota nel bilancio presentato dall’ateneo. Anche al netto di un buono Stato patrimoniale. Il patrimonio netto dell’Università di Palermo ammonta a 320 milioni. Aumentato di oltre 25, rispetto ai 294 dello scorso anno. L’università di Palermo vanta poi una liquidità in aumento: da 218 a 234 milioni di euro. E un super attivo circolante: 548 milioni di euro, oltre 120 in più dei 424 del 2o21. Con questo florido andamento economico, la più grande università siciliana avrebbe forse potuto investire di più sugli studenti.