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A2A Life Caring, un piano da 120 milioni per la genitorialità dei dipendenti

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Il rischio di un inverno demografico è ormai una realtà e se le azioni politiche non sono sufficienti, ecco che entrano in campo le aziende. È il caso di A2A il cui esperimento potrebbe diventare un modello per altre imprese. La multiutility ha infatti deciso di rafforzarzare i piani di welfare a beneficio delle proprie persone con il progetto “A2A Life Caring”, un piano a supporto della genitorialità dei dipendenti che prevede investimenti per 120 milioni di euro al 2035. Un programma ampio, completo e trasversale che testimonia l’impegno concreto del Gruppo nel sostegno alla natalità in una fase storica caratterizzata dal continuo calo demografico del Paese.

Mazzoncini (A2A): “Nel piano strategico al 2035 un contributo annuale fino a 3.250 euro ai neo genitori”

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“Il crollo demografico è una delle sfide più urgenti e complesse che l’Italia deve affrontare – dichiara a True-News.it Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato del Gruppo. Anche su questo tema siamo consapevoli che le aziende hanno una responsabilità sociale a cui non possono sottrarsi e per questo, nel nostro nuovo Piano Strategico al 2035, abbiamo stanziato 120 milioni di euro per sostenere i nostri colleghi nel percorso di crescita dei propri figli, o nei loro progetti futuri di genitorialità. Ad esempio abbiamo previsto un contributo annuale fino a 3.250 euro per i primi 3 anni di vita del bambino”, commenta. “Per il futuro del Paese è importante che realtà come A2A contribuiscano a supportare la pubblica amministrazione nel portare avanti politiche che garantiscano le migliori prospettive alle persone. L’auspicio è che la nostra esperienza possa essere di esempio per favorire un cambio culturale su questi temi”.

Lo studio Bocconi-A2A: in Italia fecondità al minimo storico

Il lento ma costante declino della popolazione italiana è oggetto del Rapporto “La natalità e le sfide della genitorialità in Italia: il ruolo delle aziende per un nuovo modello di welfare sostenibile”, realizzato dall’Università Bocconi con il supporto di A2A, dal quale è emerso che nel nostro Paese la fecondità è al minimo storico e che nel 2080 i residenti scenderanno fino a 45,8 milioni. Già oggi l’Italia è tra gli Stati con il più alto numero di anziani e nel 2050 le persone oltre i 65 anni rappresenteranno il 34,5% del totale. Il calo dell’indice di natalità è il riflesso di scelte personali, ma anche la risposta a cambiamenti nelle condizioni culturali, economiche e sociali. Lo studio Bocconi-A2A analizza queste dinamiche e l’impatto delle politiche sui trend demografici. Precedenti studi censiti dal Rapporto hanno stabilito che interventi aziendali a favore della genitorialità in contesti non italiani sono associati a un aumento medio del 12,7% nelle intenzioni di fecondità dei dipendenti.

Ghilardi (A2A): “Importante puntare sul welfare anche in ottica di attrarre e mantenere talenti”

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Si apre dunque lo spazio per un contributo del settore privato attraverso l’introduzione di iniziative virtuose, come testimoniato dalle parole di Mauro Ghilardi, Chief Peolpe and Transformation Officer di A2A ai microfoni di True-News.it.

“A2A Life Caring”, un programma articolato frutto di un importante accordo con le rappresentanze sindacali, riconosce che l’essere genitori comporta sfide materiali e immateriali, soprattutto in termini di gestione del tempo e di impiego di risorse economiche. La creazione di un ecosistema lavorativo all’avanguardia, in cui le persone non sono chiamate a scegliere tra famiglia e professione, influisce anche positivamente sulla capacità di un’azienda di attrarre e trattenere i talenti.

Il piano prende in considerazione tutte le dimensioni della genitorialità e si sviluppa lungo tre direttrici: «Tempo», «Supporto economico» e «Cultura». L’accordo prevede per tutte le mamme un mese aggiuntivo di maternità retribuito al 100% e un mese di congedo retribuito al 100% per tutti i neopapà.

Il Gruppo inoltre contribuirà alle spese sostenute dai dipendenti per servizi relativi all’istruzione dei figli – come libri, tasse scolastiche, asili nido, baby sitter – differenziate per fasce di età e fino al compimento dei diciotto anni.