Home L'editoriale di Fabio Massa - Cruditè Le mirabolanti innovazioni di questa campagna elettorale

Le mirabolanti innovazioni di questa campagna elettorale

Le mirabolanti innovazioni di questa campagna elettorale

Bentornati! Le vacanze tutto bene? Soliti cantieri sulla Genova-Ventimiglia? Soliti chili presi durante le vacanze? Solita scrivania che vi attende? Bene, facciamo un piccolo ripasso di quel che è avvenuto nell’ultimo periodo, a livello politico, nel caso vi foste persi qualcosa.

Si vota, tanto per cambiare

Le proposte sono davvero innovative. A destra c’è il ponte sullo Stretto. E la flat tax. E il blocco navale contro l’invasione dal Nord Africa. A sinistra invece c’è lo ius scholae, che poi è uno ius soli che non ce l’ha fatta. C’è il ddl Zan e soprattutto qualcosa che non avevo mai sentito in vita mia: il rischio del fascismo in Italia. C’è però una novità incredibile, effettivamente. Il Terzo Polo. Ne fanno parte Matteo Renzi, che era stato segretario del Partito Democratico. Ne fa parte Carlo Calenda, che è stato eletto all’europarlamento con il Partito Democratico. Ne fa parte Mariastella Gelmini, già ministro di Berlusconi nel 2008 e deputata nel 2006. Ne fa parte Mara Carfagna, anche lei ministro nel 2008 sempre con Berlusconi.

Ma le innovazioni non finiscono qui

Anche i metodi sono cambiati. Basta paracadutati in giro! E infatti Dario Franceschini, che è di Ferrara, corre a Napoli. Roberto Speranza, che è figlio della Basilicata, anche lui corre a Napoli. Enzo Amendola, che è campano, corre invece in Basilicata. Pure Arturo Scotto, che è campano, corre… a Pisa. La Camusso, lombarda doc, corre a Benevento. La Boldrini, che è di Macerata, correrà a Grosseto. Poi c’è Piero Fassino, ex sindaco di Torino. Corre, ma ovviamente non in Piemonte. Per lui c’è il Veneto.

Non possiamo scordarci di parenti e amici

Sempre per quanto riguarda le innovazioni, non possiamo scordarci di parenti e amici. Sono cose vecchie, che non funzionano più. Infatti Ignazio La Russa ha imposto a fine agosto a Riccardo De Corato di dimettersi dalla giunta regionale lombarda per far posto a Romano La Russa, che peraltro è bravissimo perché l’assessore l’ha già fatto, ma insomma, si poteva anche aspettare che De Corato fosse eletto a Roma, no? Tanto sarebbe caduto lo stesso dal ruolo di assessore perché è incompatibile. Nel Movimento 5 Stelle, invece, hanno deciso di darci un taglio col passato: e infatti fratelli, cognati, zii eccetera sono tutti in lista al posto dei parenti che per il blocco delle candidature dopo i due mandati non hanno potuto correre di nuovo.

Una magnifica innovazione: l’ad silurato senza alternativa

Intanto, per parlare di cose che ci riguardano, c’è anche una nuova, magnifica innovazione. E’ quella dell’ad silurato senza avere una proposta alternativa. Stiamo parlando di qualcosa di piccolo piccolo, insignificante: la Fondazione Milano Cortina che deve organizzare le Olimpiadi invernali che non sono in ritardo. Di più: non si è fatto proprio nulla, pare. Bene, il governo ha deciso di cacciare l’attuale ad Vincenzo Novari. Pareva che avessero trovato la quadra su Paolo Scaroni, ma non è così. Indovina un po’: si sono messi a litigare. Così Novari sa che deve andarsene, e non c’è il sostituto. Ora che si va a votare, si fa il governo, si insedia, e fa la nomina si arriva a Natale. Anche questa in effetti è una innovazione: non avevo mai visto una situazione del genere. Anzi, forse sì: con Expo 2015. Anche allora, stessa scenetta e ci volle un super-Beppe-Sala per rimettere in piedi la baracca. Ma non è sempre Natale…