Home L'editoriale di Fabio Massa - Cruditè Il diritto di Conte al Grand Hotel

Il diritto di Conte al Grand Hotel

Opposizioni - Conte

Sempre le solite storie. Anche il 2023 ci riserva la stessa ipocrisia, le stesse parole, le stesse idiozie di sempre. Quelle frasi trite e ritrite, auguri anche a te e famiglia, non ci sono più le mezze stagioni, tutti i politici rubano, è colpa di Giorgia se è aumentata la benzina, è sempre colpa del Pd, allarme fascismo eccetera. E come si vede, ogni parte politica ha la sua parte di responsabilità. E’ tornato pure Report, che vuole far luce su quanto avvenuto in Veneto tra Zaia, che è della Lega, e Crisanti, che è del Pd. Andando a prendere, ma guarda che caso, delle intercettazioni di gente manco indagata, e dicendo che il presidente di Regione Veneto voleva far fuori il suo consulente durante l’epoca Covid.

Roba peraltro già nota, ma è solo l’inizio

Roba peraltro già nota, ma è solo l’inizio. Tra una settimana comincia la campagna elettorale in Lombardia e Lazio, e vanno sparate le cartucce. Ma questi sono veleni, è la politica. Poi c’è l’idiozia. Fanno una foto a Giuseppe Conte al Grand Hotel di Cortina, cinque stelle e tanto lusso. E giù tutti ad indignarsi: ma come! Tu che fai le battaglie per il reddito di cittadinanza – che per me è una bestialità pura – poi ti prendi lo champagnino sulla terrazza del Grand Hotel. Ma come! Tu che qui e tu che là. Perché la sinistra deve essere dura e pura, e di poveracci che lottano per gli operai. Peccato che non sia così da ormai cinquant’anni. Di operai in politica ce ne è uno solo, Tino Magni, e conta pure assai poco. Tutta questa ipocrisia contro Conte, quando in Europa un sindacalista che a Milano furoreggiava con la sinistra l’hanno beccato con i sacchi di banconote come un Poggiolini qualsiasi. Ma di che stiamo parlando? Fate fare le vacanze a Conte come gli pare, purché siano soldi suoi, guadagnati facendo l’avvocato, ché avrà pure il diritto di spenderseli come vuole, no?