Home Primo Piano Elodie, non è che tutti parlano di lei nuda semplicemente perché non c’è altro da dire?

Elodie, non è che tutti parlano di lei nuda semplicemente perché non c’è altro da dire?

Elodie, non è che tutti parlano di lei nuda semplicemente perché non c’è altro da dire?

Elodie, la principessa (di borgata) del pop italiano. Se l’estate 2023 ha incoronato sul trono delle hit un’unica regina, Annalisa, anche la cantante di Pazza Musica ha saputo farsi valere. Più che per i brani, per l’estetica. I look anni Novanta che ha sfoggiato nel videoclip del feat. con Marco Mengoni rasentavano la perfezione, aiutati dal fatto che entrambi sembrassero – e probabilmente sono – scolpiti dagli dei. La bellezza, in questo caso entrambi, è un’arma in più con cui giocare per imporsi nel mercato discografico. Non c’è alcun male in questo. Solo, pare tocchi spiegarlo, di nuovo, alle femministe dell’ultimo giorno.

Elodie senza veli nel nuovo video. E le nazi-fem vanno a fuoco sui social

Casus belli, in queste ore, l’uscita di un nuovo singolo dell’interprete, A Fari Spenti. Grande plauso social per brano e videoclip, ma si fa ben più fitto parlare delle forme di Elodie che ha scelto di mostrarsi come mamma l’ha ben fatta nello shooting di lancio del progetto. E nel video. Ah, lo scandalo, il clamore che ancora oggi, anno delle Signore 2023, può scatenare la vista di un corpo nudo femminile, signora mia! Invece di Blanco che scorazza sempre in giro in slip nessuno ha mai niente da dire, vero? Le nazi-fem vanno a fuoco e, di cinguettio in cinguettio, puntano il dito contro la società patriarcale in cui viviamo. Ma anche al bassissimo livello degli ascoltatori nostrani, incapaci di andare oltre un bel paio di “ciapet” e godersi la musica. L’unica domanda che sembra impossibile porsi, è una e una soltanto: questa “A Fari Spenti” di Elodi fa davvero godere? La risposta è no. Si tratta di un pezzo dimenticabilissimo. Però è sicuramente più facile, e acchiappalike, scagliarsi contro il patriarcato infame. Anche, se non soprattutto, quando c’entra poco e niente. Come in questo caso.

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Elodie avrà anche tanti argomenti, ma per ora punta su uno soltanto

Elodie è creatura dotata di una bellezza sconfortante. Sconfortante per chiunque la veda perché, di fronte a lei, gli/le tocca rendersi conto di appartenere alla stessa specie. Madre Natura infame. Sul palco dei concerti, si muove (o cerca di muoversi) come una vera e propria popstar internazionale, outfit impalpabili e glitterati compresi. Vederla esibirsi è una gioia per gli occhi non solo perché è bellissima: rappresenta tutto ciò che il pop nostrano potrebbe rappresentare se avesse il coraggio di andare in scena indossando un perizoma o poco di più. Lo fa Beyoncé, lo fa Jennifer Lopez, per non parlare di Madonna che, se scappa dall’RSA, il prossimo tour lo dominerà direttamente in guepiere e croci rovesciate a (s)coprirle il seno. Nulla di tutto ciò equivale, ovvio, ad alcun tipo di scandalo. Il fatto è che Elodie, almeno fino a questo momento, ha l’immagine. Non le canzoni. A poco valgono i numeroni degli stream, se non al suo conto in banca. Elodie è stata scelta come icona (gay, soprattutto) e vende proprio per come appare, più che per ciò che canta. In genere, brani che se fossero stati messi in bocca ad altre meno di grido, languirebbero nell’equivalente Spotify dell’universo dei calzini spaiati. E, giustamente, lei sul suo corpo punta come arma di distrazione delle masse da un repertorio, in fin dei conti, così così. Buon per lei. Perché ci riesce pure. Scandalizzarsi, però, perché qualcuno osa commentare la sua immagine, questo sì, fa il giro e diventa da bacchettoni. O, se non altro, da persone molto ottuse.

La regina è nuda? Buon per lei!

La regina (pardon, principessa) Elodie si spoglia per lanciare il nuovo singolo? Buon per lei! In attesa di sfornare canzoni che resteranno davvero impresse nella memoria collettiva per più di una stagione, la cantante sta puntando su quello che ha. Che non è nemmeno poco, intendiamoci. Possiede l’immagine, la capacità (e anche l’intenzione) di muoversi sul palco come fosse una popstar internazionale, uno (o più) stylist che non la disprezzano… Dovrebbe solo aprire dei casting per rintracciare autori e producer all’altezza del progetto artistico che vuole perseguire. Incarognirsi con chi commenta: “Ammazza che bona!” è stupido. Cosa dovremmo vedere in quegli scatti? Il voto che ha conseguito alla maturità? Andando oltre al lato visivo, restano, nella maggior parte dei casi, canzoni da supermercato che difficilmente verranno ricordate quanto una Bellissima o una Mon Amour di Annalisa. Manco avessimo detto Luigi Tenco, eh. Del resto, l’Italia è quel Paese dal palato musicale talmente fino che sui social orde di utenti si sdilinquiscono quando la stessa Annalisa si taglia i capelli per lanciare un nuovo singolo. Avessero avuto 20 anni ai tempi d’oro di Madonna, avrebbero infartato ai primi secondi di ogni videoclip. Il gioco di Elodie è chiaro e le sta pure riuscendo benissimo. Tutto il resto, ossia pretendere che la gente non veda, non guardi e men che meno si permetta di commentare il suo corpo nudo è cliché da femministe un tanto al chilo. E non sappiamo nemmeno quanto i fan di Elodie facciano bene a perorare tale battaglia oscurantista. Oltre all’aspetto sensuale della sua immagine, cosa c’è davvero? Una manciata di canzoncine stagionali, un documentario Prime Video sulla fulgida carriera (?) dell’artista e… milioni di persone che guardano i suoi videoclip senz’audio. Tranquilli, lei fattura comunque.