Home Economy Elizabeth Holmes va in carcere: storia della startupper che ha truffato gli USA

Elizabeth Holmes va in carcere: storia della startupper che ha truffato gli USA

Elizabeth Holmes va in carcere: storia della startupper che ha truffato gli USA

 Triste parabola quella di Elizabeth Holmes, l’ex Ceo di Theranos condannata lo scorso anno per truffa. Sognava di rivoluzionare la sanità il mondo del biotech, invece ora si prepara a varcare la soglia del carcere.

Elizabeth Holmes, la valutazione di 9 miliardi di dollari per la sua start-up

Per lei, passata anche dalla copertina di Vogue, si prospettano 11 anni di galera, legati alla gestione della startup e in particolare modo alle bugie dette agli investitori. La sua startup prometteva di rivoluzionare il settore delle analisi del sangue con il semplice prelievo di una goccia di sangue. E a questa proposta ambiziosa, se non rivoluzionaria, ci avevano creduto in tanti tra facoltosi investitori americani fino ad arrivare anche a Bill Clinton. A parlare erano anche i numeri: Theranos, prima dello scoppio dello scandalo sollevato grazie agli articoli del Wall Street Journal, era arrivata a una valutazione da 9 miliardi di dollari con centinaia di milioni ricevuti in finanziamento.

La scoperta della truffa. Anche Murdoch tra i sostenitori di Holmes

Prima, però, che una serie di articoli del Wall Street Journal (quando il giornalismo d’inchiesta arriva prima della giustizia) facesse emergere la reale natura del business della Holmes: un’autentica e furba truffa. Con cui la ragazza era riuscita ad aggirare l’intero sistema sanitario americano. Molti dei test effettuati dall’azienda, infatti,  non erano in realtà svolti con i propri dispositivi. Quelli elaborati dalla tecnologia brevettata erano inaccurati.

Nel 2015 l’apice della notorietà per Elizabeth Holmes, poi la condanna

Lo scandalo è arrivato, l’anno scorso, al punto finale della condanna per quattro capi d’accusa su 11. La giuria l’ha giudicata colpevole, tra le varie cose, di aver mentito ai propri investitori per ottenere finanziamenti. E tra di loro, vittime della cultura “fake it till you make it”, c’erano nomi altisonanti come quelli di Ruper Murdoch. Nel cda dell’azienda siedevano personaggi di spicco come l’ex Segretario di Stato USA, Henry Kissinger, e altri politici noti. Nel 2015 l’apice della notorietà per Elizabeth Holmes.

Poi l’inizio del declino e la scoperta della truffa. La difesa dell’ex imprenditrice ha citato anche i presunti abusi e violenze sessuali subite dall’ex fidanzato Sunny Balwani, all’epoca COO di Theranos, che ne avrebbero influenzato qualsiasi capacità di giudizio. Ma i giudici non se la sono bevuta. Le analisi del sangue a partire da una piccola goccia resteranno per molti un sogno. Per Elizabeth un incubo che le tormenterà le notti in cella.