Home Politics Ultimo miglio e medicina digitale, Alparone a Sdn: le sfide per la sanità lombarda

Ultimo miglio e medicina digitale, Alparone a Sdn: le sfide per la sanità lombarda

Ultimo miglio e medicina digitale, Alparone a Sdn: le sfide per la sanità lombarda

“La vera sfida del pubblico è creare le condizioni di contesto in cui i vari soggetti possano dare il meglio delle loro capacità per offrire il miglior servizio possibile al cittadino. Per farlo – riprendendo le parole usate questa mattina dal presidente Fontana – servono rapidità, chiarezza, semplificazione”, così il vicepresidente e Assessore a Bilancio e Finanze, Regione Lombardia Marco Alparone intervenendo il 19 maggio alla 19esima edizione di Salute Direzione Nord, all’interno della rassegna Direzione Nord, nella splendida cornice del Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano. L’evento è promosso da Fondazione Stelline e organizzato da Inrete e Fondazione The Bridge con il patrocinio di Regione Lombardia.

Alparone a Direzione Nord: Investire nel futuro della Salute

Oltre ad Alparone, nel corso del panel ‘Investire nel futuro della Salute. Partnership pubblico-private: un’arma vincente’, erano presenti Annarosa Racca, Presidente Federfarma Lombardia; Antonio Curnis, Primario Servizio di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione, Spedali Civili Brescia; Jacopo Murzi, General Manager Moderna Italia; Antonio Spera, Presidente e Amministratore Delegato GE HealthCare; Luigi Mazzei, General Manager, Edwards Lifesciences; Paola Coco, CSO & Medical Affairs Head, Novartis Italia.

Alparone: “Lombardia eccellenza sanitaria riconosciuta nel mondo”

“La Lombardia è un’eccellenza sanitaria riconosciuta in Italia, in Europa e nel mondo” ha detto Alparone. “Ora bisogna confrontarsi con due nuove sfide: una è quella dell’ultimo miglio, dell’assistenza sul territorio. E poi la grande sfida della medicina digitale che consente di far arrivare l’eccellenza lombarda in tutte le aree interne dell’Italia. In questo scenario, la gestione del dato può diventare l’elemento trainante”. Il dato sanitario, ha chiarito Alparone, “è il più sensibile in assoluto è c’è un tema di privacy enorme rispetto alla sua gestione. Tuttavia, il dato, se non viene condiviso, non serve né al paziente stesso né agli altri. Ferma restando la gestione pubblica, se usato e condiviso, invece, diventa uno strumento per la gestione del paziente e uno strumento di ricerca, che consente di dare ai cittadini una risposta in termine di cura o di medicina predittiva. Questa è una sfida che la regione Lombardia non può non cogliere. Sia nel campo pubblico sia nel campo privato”, ha concluso.