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Steven Seagal, il “mercenario” di Putin

Steven Seagal, il "mercenario" di Putin

Perché leggere questo articolo? Steven Seagal ha partecipato alla cerimonia d’insediamento di Putin. Da tempo ha la cittadinanza russa e una serie di interessi nel Paese.

Attori, c’è chi va al Met Gala e chi…alla cerimonia d’insediamento di Putin. Steven Seagal, proprio lui, è stato visto alle celebrazioni per la quinta volta dello Zar al Cremlino. “È il più grande leader del mondo, con lui il futuro sarà migliore”. Che dall’attore che – insieme a Bruce Lee, Chuck Norris, Sonny Chiba, Jean-Claude Van Damme, Jackie Chan, eletta schiera – ha contribuito alla diffusione delle arti marziali attraverso il cinema, ce lo si poteva anche aspettare. Ma cosa ci faceva di preciso mr. Steven Seagal alla corte di Putin?

Steven Seagal, dalla Russia con…amore

Per prima cosa, Steven Seagal è in Russia perchè è russo. Non ridete: ha la cittadinanza del Paese dal 2014. L’ha ottenuta da Putin in persona, che nel 2015 aveva proposto all’allora presidente Obama l’attore come “console onorario” della Russia negli Usa. Steven Seagal, che considera Putin un amico personale, si è negli anni più volte speso in favore delle politiche dello Zar. A partire dall’annessione della Crimea.

Da cosa nasce questo amore di Seagal per la Russia? Un ruolo lo hanno avuto le origini. I nonni paterni dell’attore erano infatti ebrei russi, immigrati in America a inizio Novecento. Le radici russe sono poi germogliate in una vera e propria passione per il caro leader del Cremlino, con cui Seagal ha festeggiato i suoi settant’anni a Mosca, l’aprile di due anni fa. L’amicizia tra i due è nata dalla comune passione per le arti marziali – Seagal aveva aperto delle scuole in Russi; Putin è un judoka, non perde mai occasione per mostrarsi in kimono – poi sfociata nella politica.

L’internazionale putiniana degli attori

Seagal aveva già partecipato alla precedente cerimonia d’insediamento di Vladimir Putin al Cremlino, nel 2018. In breve tempo si è trovato arruolato alla corte dei boiardi di regime. Con tanto di movimento filorusso, legato al Partito Russia Unita di Putin. Nell’agosto 2014, Seagal è apparso a uno spettacolo organizzato dai Night Wolves a Sebastopoli, in Crimea, sostenendo l’annessione della Crimea e descrivendo l’Ucraina come “un paese controllato dai fascisti”.

Le sue opinioni hanno indotto l’Ucraina a vietargli di entrare nel paese. In tutta risposta, Seagal ha visitato la Repubblica dell’Azerbaigian, divenendo amico anche del dittatore Ilham Aliyev. Seagal ha espresso sostegno per l’integrità territoriale dell’Azerbaigian, completata con l’annessione del Nagorno-Karabakh a danno della minoranza armena. Perfettamente in linea con la propaganda del Cremlino, si è schierato contro le proteste degli atleti sportivi a favore del Black Lives Matter. “Credo nella libertà di parola, ma non sono d’accordo che debbano tenere gli Stati Uniti d’America o il mondo in ostaggio prendendo un luogo dove le persone si sintonizzano per guardare una partita di calcio e imponendo le proprie opinioni politiche.” Ha anche espresso scetticismo riguardo alla presunta interferenza russa nelle elezioni statunitensi del 2016.

Seagal come Depardieu

Seagal, un repubblicano che in passato ha mostrato un qualche interesse a candidarsi, ha anche detto che prenderebbe in considerazione l’idea di seguire le orme di Gérard Depardieu, prendendo la cittadinanza russa e abbandonando quella americana. L’attore francese lo aveva fatto principalmente per ragioni economiche, dopo i guai col fisco transalpino. Con Depardieu Seagal condivide anche un altro aspetto: le accuse di molestie. Recentemente l’attore francese è stato chiamato denunciato per molestie, fermato e rilasciato in seguito alla denuncia di due donne. Anche Seagal, nel gennaio 2018, è stato accusato di molestie sessuali e di stupro nei confronti di una teenager, i fatti risalirebbero al 1993. Ecco, in Russia non proprio per amore…