L’Italia C’è, appello ai moderati di centrodestra: “Votare per Salvini e Meloni sconfessa le vostre idee”

La campagna social della neonata associazione per creare un'alternativa per gli elettori moderati e liberali

“L’attuale centrodestra a due punte e mezzo, con Meloni e Salvini in prima linea e Berlusconi a supporto, è un’opzione politica valida per gli elettori moderati e liberali che si autodefiniscono di quell’area?”

La campagna social di L’Italia C’è

Secondo la neonata associazione L’Italia C’è, come riferito a true-news.it, la risposta è negativa, tanto da dedicare al tema una campagna social, iniziata questa mattina sui vari canali del movimento con un invito finale rivolto proprio agli elettori moderati e liberali a non accontentarsi e a “creare insieme un’alternativa”.

Nel primo post della campagna – che proseguirà nei prossimi giorni – sono messe in evidenza alcune posizioni controverse dell’attuale coalizione di centrodestra: “Giorgia Meloni blandisce i no vax, non vuole la svolta ecologica e auspica una scuola senza bocciature, tipo 6 politico dei sessantottini”, dice il promotore de L’Italia C’è Emanuele Pinelli, che nella vita fa l’insegnante e aggiunge: “Matteo Salvini amico di Orban, euroscettico e contrario agli investimenti al Sud; e, infine, Silvio Berlusconi che ospita sulle sua Rete4 la disinformazione del ministro degli Esteri di Putin, Sergej Lavrov”.

Liberali non sovranisti

Insomma, L’Italia C’è non le manda a dire e preannuncia per i prossimi giorni una comunicazione sferzante tesa a smascherare quello che definisce il “bluff dell’attuale centrodestra a trazione sovranista”.

“Lo facciamo anche in nome dei valori e delle aspirazioni di quegli elettori che vorrebbero votare per un centrodestra moderato e liberale e che non si rassegnano a una destra italiana ormai in scia di Putin, Orban e Le Pen”, aggiunge Antonio Santoro, esponente dell’associazione.

Scenari futuri

Di certo, la scelta degli elettori cosiddetti di centrodestra è una questione chiave per interpretare il quadro politico attuale e i possibili flussi elettorali in vista delle prossime elezioni. Se da una parte la crescente tendenza all’astensionismo, fotografata dai sondaggisti, è il sintomo di una situazione di grande incertezza, dall’altra rende sempre più evidente la necessità di innovare l’offerta politica.

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L’agenda Draghi non ha debellato il virus populista, sempre in circolo nella pancia profonda degli italiani, e non ha spento la fiamma nazionalista, su cui oggi soffia la propaganda antioccidentale”, prosegue Santoro. “Entrambe queste spinte saranno presenti nella prossima campagna elettorale” aggiunge. “Le forze moderate e riformatrici hanno il dovere di organizzarsi. Non c’è molto tempo, ma un movimento come L’Italia C’è nasce per accendere una luce nel vuoto. Insomma – concludono i promotori dell’associazione – per chi non si rassegna, c’è una speranza chiamata L’Italia C’è”.