Home Politics Greyhound, l’Europa si è comprata il simbolo dell’America on the road

Greyhound, l’Europa si è comprata il simbolo dell’America on the road

Greyhound, l’Europa si è comprata il simbolo dell’America on the road

Perchè leggere questo articolo? Dall’America “On the road” di Kerouac, a quella sognata da Hoffmann e Voight in “Uomo da Marciapiede”, il leggendario levriero Greyhound, simbolo di libertà e avventura, ha di recente cambiato padrone. Dopo essere passata nelle mani della società britannica FirstGroup nel 2007, la storica azienda americana di trasporto trova nuova dimora presso la low-cost tedesca FlixBus, che consolida così il monopolio anche oltreoceano.

Greyhound, il mitico levriero simbolo dell’America “on the road”, cambia padrone. E passa nelle mani della low-cost tedesca Flixbus, dopo la vendita al gruppo britannico FirstGroup nel 2007. Anche se si è fatto più magro, il levriero di alluminio continua instancabile ad attraversare gli Stati Uniti. Trasportando quasi 20 milioni di persone all’anno. Oltre un secolo di speranze e miserie quotidiane di americani, cullate coast to coast sulle ruote degli iconici bus grigi e blu. E anche se non sono più esattamente come quelli di “Un uomo da marciapiede”, che portarono Dustin Hoffman e John Voight alla ricerca di un’America da sogno, i Greyhound rimangono i mezzi di trasporto più conosciuti di tutti gli States. Simboli di libertà a poco prezzo. Un mito iconico al punto che “riding the dog”, cavalcare il cane, è divenuto slang. Nonostante tutto il leggendario levriero continua la sua corsa, simbolo di un America nostalgica, ma libera di sognare e muoversi.

Ma cos’è Greyhound? Una storia del sogno americano su ruote

Greyhound Lines esiste da oltre un secolo. E’ nata tra le miniere del Minnesota, nel proletario Iron Range. Nel 1914, il visionario minatore Carl Wickman, immigrato svedese di 27 anni, propose ai suoi ex datori di lavoro un servizio navetta a pagamento per operai, che collegasse la città alle miniere. Fu un successo con profitti da copogiro per l’epoca. Negli anni Trenta e Quaranta, i levrieri su ruote diventano il mezzo preferito dagli statunitensi. Dagli sterrati dell’Ovest alle autostrade volute da Eisenhower, scorrazzano per l’America. Le stazioni, anche le più sperdute, vengono assurte a simbolo di avventura, progresso e libertà da intere generazioni di viaggiatori. Un solo dollaro il prezzo del biglietto per cambiare vita. Così, l’impresa di Wickman è divenuta un impero. Dal primo pulmino da 7 posti per minatori, a status-symbol on the road che oggi interconnette oltre 3.700 città americane.

Un levriero, simbolo di agilità e velocità, è diventato icona della cultura popolare americana. Leggenda narra che l’ispirazione dietro al nome “greyhound” – letteralmente una razza di levriero inglese – derivi dal riflesso sulle vetrine della silhouette del bus. Ma, come racconta Simona Sacri nel suo blog, probabilmente il riferimento originario proviene da un dipinto di George Washington, conservato ad Arlington (Washington). L’opera ritrae due levrieri che gareggiano con eleganza e velocità, rincorrendo la preda. Uno dei più amati Padri Fondatori come modello della più grande società di autobus d’America.

Greyhound, simbolo di libertà a poco prezzo

Partenze e arrivi, pensiline e stazioni. Il trasporto su gomma è da sempre un simbolo di libertà accessibile, caposaldo della cultura popolare americana. Una strada verso l’autorealizzazione e un frammento rimanente della leggendaria corsa verso l’Ovest, personificata dal levriero Greyhound. Il trasporto su gomma ha intricato le storie degli americani e specialmente di chi non può, per varie ragioni, permettersi di volare. Questo va oltre l’efficienza di una rete ferroviaria ben sviluppata, il cui uso è stato storicamente ridotto a causa di complessi fattori culturali, politici, urbanistici e economici.

Il viaggio su gomma ha conquistato un posto privilegiato nella narrazione dell’America, offrendo a chiunque la possibilità di sognare e viaggiare coast to coast. La storica rete di autobus Greyhound è diventata trama della cultura popolare americana. Immortalata da celebri film, romanzi, canzoni che hanno fatto la storia. Non a caso, proprio a bordo di un Greyhound Jack Kerouac si lancia “On the Road” sulla strada verso Chicago. Dal blockbuster “Accadde Una Notte” di Frank Capra, a “Uomo da marciapiede” con Dustin Hoffman e Jon Voight. E ancora in “A letto con il nemico” di Ruben con Julia Roberts, in “Il socio” con Tom Cruise, in brani come “America” di Simon & Garrfunkel. Così gli iconici levrieri su ruote entrano nel mito. Continuando a vivere nonostante le sfide del tempo, testimoni della storia d’America.

FlixBus si compra l’America on the road

Gli autobus Greyhound, ben radicati nell’immaginario collettivo, stanno però lentamente scomparendo dalle città americane. Cosa sta succedendo? La pandemia ma, ancora prima, la concorrenza delle low cost hanno condotto i conti dell’azienda sul baratro. Inoltre, la mancanza di sussidi ha reso il business sempre meno redditizio. Troppo elevati i costi per il restauro della fitta rete di terminal urbani. Greyhound è stata dunque venduta alla società britannica FirstGroup nel 2007, per 3.6 miliardi di dollari. Ma recentemente il gruppo tedesco low-cost FlixBus l’ha acquisita a soli 172 milioni. Un vero e proprio affare per la compagnia europea, che vede consolidare la sua presenza anche oltreoceano.

Flixmobility è il nome del gruppo tedesco della mobilità che controlla i brand Flixbus e Flixtrains. Più nello specifico, FirstGroup ha siglato con Neptune Holding, controllata al 100% da Flixmobilty, un accordo per cedere le attività operative di Greyhound Lines negli USA. Attualmente Flixbus conta più di 2.500 destinazioni in 36 paesi, con 400mila collegamenti giornalieri. “Gli autobus a lunga percorrenza rappresentano una soluzione cruciale nell’ottica di una rivoluzione sostenibile della mobilità in tutto il mondo, grazie all’eccellente performance in termini di emissioni di CO2. Per mezzo dell’acquisizione di Greyhound, FlixMobility si avvicina ulteriormente al proprio obiettivo di una mobilità sempre più sostenibile, economica e alla portata di tutti”. Così si legge in una nota del gruppo europeo guidato da André Schwämmlein.

I tempi cambiano ma il mito persiste: la forza del levriero

L’America on the road descritta da Kerouac si intravede ancora attraverso i finestrini fumè dei mitici Greyhound. In un mondo in cui le strade americane sono diventate palcoscenico di nuove concorrenze, il levriero Greyhound rimane l’unico a celebrare il suo centesimo compleanno. Forte dell’umanità che scende e che sale a bordo del sogno americano su ruote. Un secolo di storie, viaggi e avventure che hanno scritto la leggenda di un’autentica istituzione on the road.