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Il governo pensa alla stretta sul fumo ma alla Camera torna la sala fumatori

Il governo pensa alla stretta sul fumo ma alla Camera torna la sala fumatori

Perché leggere questo articolo? Negli ultimi mesi si sono rincorse le voci su un nuovo provvedimento del governo per limitare il fumo nei luoghi pubblici. Allo studio ci sono divieti per il fumo nei parchi e lo stop alle sale fumatori nei locali. Intanto alla Camera dei Deputati torna la sala fumatori.

Il governo di Giorgia Meloni studia una stretta sul fumo. In particolare, secondo le bozze filtrate nei mesi scorsi, il ministero della Salute guidato da Orazio Schillaci pensa a divieti all’aperto e a impedire la possibilità di adibire sale fumatori all’interno dei locali pubblici. Nel frattempo la Camera procede controcorrente. È novità degli ultimi giorni l’allestimento di un’area riservata ai fumatori in uno spazio adiacente al Transatlantico di Montecitorio.

Ecco la nuova “area fumatori” della Camera

Porte chiuse, qualche decina di poltroncine in velluto rosso, posaceneri. Ecco la nuova sala fumatori dei deputati. All’ingresso del corridoietto c’è ancora il vecchio divieto, in rosso: “Vietato fumare”. Sotto, da un paio di settimane a questa parte, è stata aggiunta un’altra indicazione, ma senza rimuovere quella precedente. E così sotto allo stop al fumo, si può leggere, in verde, la scritta “Area per fumatori”. E ancora, un’avvertenza cartacea: “Massimo affollamento 40 fumatori”.

Meloni, leader di Fratelli d’Italia assisa a Palazzo Chigi, studia divieti all’aperto in presenza di bambini e donne incinte, soprattutto nei parchi pubblici. A ciò si dovrebbe aggiungere la cancellazione della possibilità di allestire sale fumatori al chiuso per i gestori dei locali. Dall’altro lato, ma sempre nel centrodestra, c’è il presidente della Camera Lorenzo Fontana, leghista, che riapre la sala fumatori di Montecitorio.

Il nodo delle sigarette elettroniche

Le norme al vaglio dell’esecutivo prevedono anche uno stop alle sigarette elettroniche di ogni tipo nei “luoghi sensibili” all’aperto. Una proposta che aveva provocato fastidi proprio nella Lega, con l’opposizione da parte del leader del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini.

Ma chi frequenta l’angolo fumatori della Camera? A dire la verità nei posacenere allestiti appositamente per l’occasione si può trovare al massimo qualche mozzicone di Iqos, una delle e-cig nel mirino dei divieti del ministero della Sanità. Per il resto, osservando il flusso all’interno dell’area attorno al Transatlantico, possiamo dire che sarà difficile arrivare al limite massimo di affollamento di 40 fumatori. Anche perché quaranta persone con la sigaretta accesa, in quello spazio piuttosto limitato, creerebbero una nube di fumo a dir poco fastidiosa.

La sala fumatori è diventata un angolo-privacy

Ed ecco che la saletta adibita nel cuore delle Istituzioni democratiche è diventata al più un angoletto riservato a uso e consumo dei deputati. Si vedono parlamentari che incontrano persone al riparo da occhi indiscreti. Alcuni deputati si avvicinano alla sala fumatori per lavorare in tranquillità con il loro laptop. Altri ancora vi si appartano al telefono senza dover ricorrere alla tradizionale mano posizionata davanti alla bocca per nascondere il labiale a cronisti molesti o a colleghi impiccioni.

I deputati fumatori preferiscono il cortile di Montecitorio

I fumatori di certo non mancano a Montecitorio, tra gli affezionati alle tradizionali “bionde” e gli appassionati della sigaretta elettronica. Nell’ultima categoria c’è di sicuramente la segretaria del Pd Elly Schlein, “svapatrice” accanita. Tutti loro, Schlein compresa, preferiscono prendere una pausa-sigaretta nel più suggestivo cortile della Camera. Specialmente con la primavera e l’estate alle porte, meglio fumare all’aperto. Fin quando si potrà fare. Intanto la nuova sala fumatori in zona Transatlantico è sempre lì, semivuota.