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L’inverosimile narrazione attorno ai Pentagon Leaks

L’inverosimile narrazione attorno ai Pentagon Leaks

Perchè questo articolo potrebbe interessarti: le immagini dell”arresto del 21enne Jack Teixeira, presunto autore del clamoroso Pentagon leaks, hanno fatto il giro del mondo. Ma c’è chi inizia a sollevare dubbi e perplessità…

E così, un 21enne operaio dei sistemi di trasporto informatico della guardia nazionale del Massachusetts sarebbe il responsabile della incredibile diffusione di documenti secretati del Pentagono, sulla guerra in Ucraina e non solo. L’arresto di Jack Teixeira è stato un evento mediatico, immortalato e trasmesso dalla CNN e da lì rimbalzato in tutto il mondo. Il volto ancora imberbe (ma su un fisico da soldato), in pantaloncini corti, il responsabile del funzionamento di Internet delle basi aeree del Massachusetts è stato portato verso il blindato delle forze dell’ordine. e poi da lì subito davanti a un giudice a Boston. Ed ora lo attende un processo che potrebbe portare ad una condanna di anni di carcere.

Ucraina e non solo: che cosa rivelano i Pentagon leaks

Esplosivo il materiale diffuso dal giovane aviere. Uno dei documenti rivela che la contrarea ucraina potrebbe finire i missili a disposizione in un mese. Un altro svela le tempistiche di quella che potrebbe essere la controffensiva per respingere l’esercito russo all’interno dei propri confini (operazione che – secondo i documenti – dovrebbe essere avviata il 30 aprile). Pericolosa anche la diffusione di informazioni sulla presenza di spie statunitensi nelle amministrazioni di Paesi alleati come Israele, Ucraina, Corea del Sud, ma anche di Nazioni nemiche come Russia o Cina.

I file condivisi da Teixeira su Discord per impressionare gli amici

Ma la cosa più sconcertante resta la modalità con cui è scoppiato il caso. Teixeira ha infatti diffuso i file sensibili sulla piattaforma Discord, all’interno di un gruppo online chiuso (‘Thug Shaker Central’), composto da ragazzini che come lui condividerebbero la passione per le armi, i meme razzisti ed i videogames. Profilo ben lontano da quello di idealisti come Chelsea Manning o Edward Snowden, il timido Teixeira lo avrebbe fatto semplicemente per impressionare i suoi giovani amici. Uno dei quali lo avrebbe però tradito diffondendo a sua volta il materiale su altri server di Discord, da dove i file sono infine emersi. E così una incosciente bravata è divenuta un caso mondiale.

Teixeira “perfetto capro espiatorio”?

Grande l’imbarazzo alla Casa Bianca anche se il presidente Joe Biden ha cercato di minimizzare dicendosi “preoccupato” non tanto per le informazioni diffuse ma per il leak in sé. Ed è proprio qui che nascono le perplessità. Mentre la gran parte dei media – in Italia e nel resto del mondo – continuano a riproporre acriticamente la storia del giovane nerd che quasi per caso si ritrova in mano un tesoro di informazioni sensibili, qua e là affiora qualche domanda. Naturalmente polemiche e critiche alcuni voci levatesi dal campo repubblicano. Così ad esempio Marjorie Taylor Greene, che ha parlato di Teixeira come di un perfetto capro espiatorio per l’Amministrazione Biden in quanto “bianco, maschio, cristiano e contrario alla guerra”.

La deputata filo-trumpiana ha twittato: “Non sono riusciti a trovare il leaker della Corte Suprema che ha messo in pericolo la vita dei giudici federali, ma magicamente riescono a trovare un 21enne di basso livello della Guardia Nazionale ‘responsabile’ di aver rivelato la verità sull’Ucraina”, sottolineando le differenze tra l’attuale Pentagon leaks e la fuga di documenti che l’hanno scorso ha fatto trapelare la bozza di parere della Corte Suprema relativa alla sentenza Roe v. Wade.

Come poteva un informatico della Guardia nazionale avere accesso a documenti top secret?

C’è un passaggio del ragionamento di Taylor Greene che appare quello cruciale. Ma che pochi altri hanno messo a fuoco. Per restare in Italia, ci ha provato Paolo Magri, vicepresidente esecutivo dell’ISPI e docente di Relazioni Internazionali all’Università Bocconi, ospite di Agorà su Rai3: “C’è qualcosa di strano ma è comunque gravissimo che un ragazzino di 21 anni che non è neanche della Difesa ma della Guardia Nazionale, informatico, posso avere accesso a tutto ciò“. Il docente ha ricordato come sino a poche ore prima dell’arresto di Teixeira si immaginava che la talpa fosse da cercare tra i servizi segreti russi o cinesi o tra i servizi deviati americani. Ben altri profili rispetto a quello del 21enne aviere.

Alcuni dei documenti trafugati erano classificati di massima riservatezza e sembrano appartenere alla Cia. Quello che appare ad oggi certo è che non si tratta di informazioni accessibili per un semplice informatico della Guardia nazionale del Massachussets. Circostanze che lasciano aperta la possibilità che Teixeira sia stato a sua volta nient’altro che un intermediario, una pedina in uno spy game molto più grande di lui.