Home Politics Geopolitics Il 5% del Pil dei Paesi europei per la difesa: la vittoria di Trump al vertice Nato

Il 5% del Pil dei Paesi europei per la difesa: la vittoria di Trump al vertice Nato

Il 5% del Pil dei Paesi europei per la difesa: la vittoria di Trump al vertice Nato

“Forse è merito mio. Spero sia tutto made in USA”, commenta il presidente Usa chiudendo il vertice Nato all’Aja e rivendicando un aumento “storico” degli investimenti nella difesa

Donald Trump esulta al termine del vertice Nato all’Aja, dove i leader dell’alleanza hanno discusso del futuro della difesa occidentale. «L’impegno degli alleati a portare la spesa per la difesa dal 2% al 5% del Pil entro il 2035 è una pietra miliare storica», ha dichiarato il presidente americano in conferenza stampa. Poi, con la consueta enfasi: «Alcuni dicono che sono io che l’ho fatto. Non so se l’ho fatto io, ma in effetti penso di essere stato io a farlo».

Secondo Trump, i risultati sono già visibili: «Dal 2017 gli alleati hanno aumentato la spesa militare di 700 miliardi di dollari. E tutto questo verrà fatto velocemente». A patto, però, che le risorse vengano impiegate nel modo giusto: «È vitale che questi soldi aggiuntivi vengano spesi in hardware militare serio, non nella burocrazia. E spero che sia made in America, perché abbiamo il miglior hardware militare del mondo».

“All’Aja ho visto capi di Stato che amano i loro Paesi”

Trump ha anche parlato di un cambiamento nella percezione dei leader Nato: «Vado via da qui cambiato. Sono rimasto impressionato da quanto gli altri capi di Stato amino i loro Paesi. E noi siamo qui per aiutarli a proteggerli». Non è mancata l’autoreferenzialità: «Ho apprezzato quanto sono stati rispettosi nei miei confronti, perché sono il presidente degli Stati Uniti». E un nuovo affondo a Joe Biden: «Prima, il Paese era morto. Tutti qui all’Aja hanno detto: “Grazie a Dio ci sono gli USA, altrimenti la Nato non avrebbe potuto funzionare”».

Duro attacco alla Spagna: “Non vogliono pagare, li colpiremo con i dazi”

Nel mirino del presidente americano anche Madrid. «La Spagna è l’unico Paese che non vuole pagare di più e rimanere al 2%: e la loro economia va bene, anche se la situazione potrebbe cambiare», ha attaccato Trump. Da qui la minaccia: «Per questo la mia amministrazione negozierà un accordo commerciale con la Spagna, facendo pagare a Madrid il doppio: si rifiutano di pagare ciò che è dovuto, quindi ripagheranno noi con i dazi».

Schlein: “Meloni non sa dire No a Trump. Il 5% è la fine dello Stato sociale”

In Italia, non mancano le reazioni all’impegno del governo Meloni. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato duramente la presidente del Consiglio durante un’intervista a Tagadà su La7. «Questo obiettivo della spesa militare al 5% è irrealistico, dannoso e sbagliato. È grave che con leggerezza Giorgia Meloni abbia deciso di impegnarsi», ha detto. E ha aggiunto: «Il premier spagnolo ha dimostrato che si può dire No. Giorgia Meloni non sa mai dire No a Donald Trump. In Aula non ha detto la verità al Paese: impegnarsi per il 5% di spesa militare sul Pil vuol dire spendere da qui al 2035 ben 445 miliardi in più. Rischia di essere la fine dello Stato sociale in Italia».

Poi l’affondo finale: «La premier dice che è una spesa “sostenibile”? Non sa fare i conti. Meloni sta già tagliando la sanità pubblica senza ammetterlo. Spieghi come fa a far fare a Donald Trump la prossima legge di bilancio: questo è il punto».