Home Politics Europee: “Forza Italia? Non esiste l’ipotesi che non passi lo sbarramento”

Europee: “Forza Italia? Non esiste l’ipotesi che non passi lo sbarramento”

Europee, e se Forza Italia non superasse la soglia di sbarramento?

Perché leggere questo articolo? Manca meno di un anno alle Europee del giugno 2024, e i sommovimenti nel mondo della politica continuano. Specialmente al centro, e a risentirne potrebbe essere Forza Italia. Cosa accadrebbe al panorama politico se FI non dovesse raggiungere la soglia del 4%? Ecco cosa dicono i sondaggisti. 

Si è da poco concluso il weekend in cui tradizionalmente milioni di maschi italiani si chiudono in qualche casa a fare il Fantacalcio. Perché allora, a poco meno di un anno dalle Europee, non provare a fare della Fantapolitica? True-news.it ha intervistato gli esperti di Termometro Politico, per provare ad analizzare lo scenario in cui Forza Italia non dovesse superare la soglia di sbarramento del 4% il prossimo anno.

Forza Italia rischia davvero di andare sotto la soglia del 4%?

E’ uno scenario irrealistico, direi quasi da Fantapolitica. Forza Italia rimane un partito radicato nei territori, e questo col sistema delle preferenze dovrebbe garantire la tenuta degli azzurri, soprattutto al Sud. La panoramica dei partiti nei sondaggi mostra uno scenario di tenuta, che dovrebbe escludere colpi di scena travolgenti. Il quadro è abbastanza chiaro, in un’elezione che solitamente consolida le tendenze. Forza Italia quindi non dovrebbe risentirne. Non arriverà sicuramente al 10% che alcuni sondaggi recenti ipotizzano, ma dovrebbe ottenere solo qualcosina in meno rispetto all’8% delle Politiche del 2022. Al momento si attesta intorno al 7%, tre punti sopra la soglia.

Proviamo allora a fare un po’ di Fantapolitica. Cosa succederebbe la notte del 9 giugno 2024 dentro Forza Italia che non supera la soglia del 4%?

E’ probabile che a farne le spese per primi sarebbero i notabili del partito. Quelli della vecchia guardia rischierebbero di venire pesantemente ridimensionati. Anche se, all’interno di Forza Italia, non sembrano emergere nuove linee in grado di raccogliere la leadership. E’ probabile che si ricorrerebbe a una riorganizzazione interna al partito e alla maggioranza.

Chi si avvantaggerebbe dell’ipotetica debacle degli Azzurri?

Fratelli d’Italia, senza dubbio. Non ipotizzo un grande movimento verso il centro. Riteniamo che la stragrande maggioranza dei voti persi da Forza Italia rimarrebbero all’interno della maggioranza. Negli scorsi anni si sono svolti i sommovimenti del voto moderato: quelli che dovevano uscire da FI sono usciti. E anche gli elettori hanno modificato di conseguenza il loro orientamento. Ad oggi un elettore di centrodestra può oscillare tra Fratelli d’Italia, Lega o Forza Italia. Non vediamo altre alternative, se non l’astensione (che sarà anche maggiore di quella delle Politiche).

Per la tenuta di Meloni quindi non sarebbe una tragedia?

Una debacle di Forza Italia sarebbe di fatto una tragedia solo per Forza Italia. Il centrodestra è una coalizione molto coesa, e a trazione Fratelli d’Italia. La maggioranza dovrebbe riuscire a riorganizzarsi anche di fronte al cedimento di uno dei due junior partner. Come è avvenuto in altre elezione, il centrodestra è in grado di trovare una sintesi elettorale vincente. Tutto ruota intorno a Fratelli d’Italia, il pilastro della coalizione. Non è da escludere una fusione – anche solo in vista di appuntamenti elettorali – tra FI e FdI. Una debacle di Forza Italia sarebbe quasi un aggiustamento per Meloni.

Nessuna convergenza di voti verso il Centro quindi?

Non si direbbe. Tornando a uno scenario reale, il Centro non attira. Ci sono vari sondaggi ormai che mostrano come pochissimi elettori si dichiarino “di centro”. E’ un’etichetta che non funziona e anche le Europee dovrebbero mostrarlo. Difficilmente Renzi supererà la soglia di sbarramento. E anche Calenda per riuscire a superare il 4% avrebbe bisogno del soccorso di +Europa. L’unico paracadute per i voti persi da Forza Italia rimane il partito di Giorgia Meloni.