Home Politics Comunali Milano 2021, Annarosa Racca un ottimo nome per Milano. E parte il gioco degli “ancora”

Comunali Milano 2021, Annarosa Racca un ottimo nome per Milano. E parte il gioco degli “ancora”

Comunali Milano 2021, Annarosa Racca un ottimo nome per Milano. E parte il gioco degli “ancora”

E’ tutto in un “ancora”. Per Repubblica c’è, per tutti gli altri no. A volte è tutto là, in un “ancora”. La questione è quella di Annarosa Racca, grande presidente di Federfarma Lombardia. La conosco, Annarosa Racca, l’abbiamo avuta ospite più volte a “The True Show”, in onda su Telelombardia venerdì sera e sabato alle 13 su Radiolombardia. E’ una persona che stimo perché sorride sempre, e non è una cosa da poco.

Annarosa Racca candidata del centrodestra alle Comunali 2021 di Milano?

Ieri è circolata la voce che sarebbe potuta essere lei la candidata del centrodestra. Lei risponde con una nota: “L’ipotesi della mia designazione, circolata a mezzo stampa, non ha alcuna concretezza”. Attenzione! Non ha alcuna concretezza, ovvero non ha nessuna concretezza. Poi, se lo diventerà, concreta, allora è un altro paio di maniche. Ma questo è quello che Annarosa Racca dice. Invece Repubblica titola: “Io candidata sindaco per centrodestra? Ipotesi che non ha ancora concretezza”. Ancora è diverso da alcuna. Ancora vuol dire che la avrà tra un po’, alcuna vuol dire che al momento non ne ha proprio. E allora, in questo turbillon, i leader si sono affrettati a dire che Annarosa Racca è un ottimo nome. Perché lo è, beninteso. Ma se non ha nessuna concretezza vuol dire che siamo ancora al “caro amico”, esattamente come tutti gli altri nomi.

Centrodestra a Milano, manca la concretezza

Quindi, riassumendo la situazione di Milano potremmo tranquillamente dire che “ancora” non c’è nessun nome, e che non c’è alcuna concretezza su niente. Comunque la si voglia mettere, una brutta notizia per Milano e pure per Beppe Sala, che uno sfidante se lo merita. Non fosse altro che vederlo giocare da solo, su un campo praticamente deserto – anche se ci sono gli altri sfidanti minori che ovviamente scalpitano per un po’ di visibilità – fa davvero molta tristezza per una metropoli che un tempo era un luogo di elaborazione politica, all’avanguardia, e ora invece si dibatte tra un manager stupratore e l’altro, tra una Terrazza Sentimento e una vicenda processuale qualunque.