Home Pharma Nuovi Lea, regioni e Mef chiedono (e ottengono) il rinvio all’aprile 2024

Nuovi Lea, regioni e Mef chiedono (e ottengono) il rinvio all’aprile 2024

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Il 31 dicembre 2023, una riunione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni, presieduta dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha ratificato lo slittamento di 3 mesi, dal 1° gennaio 2024 al 1° aprile 2024, per l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale contenute nei nuovi Lea. Una richiesta che proveniva dalle regioni e dal ministero dell’Economia, che avrebbero riscontrato alcuni problemi tecnici.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha commentato la decisione sottolineando che la seduta straordinaria è stata convocata per rispondere alle esigenze delle Regioni, che avevano richiesto più tempo per implementare il nuovo sistema tariffario. Il nuovo decreto, atteso da sei anni, mira a introdurre un modello più efficiente e moderno per l’assistenza specialistica ambulatoriale.

Il nomenclatore aggiornato, che entrerà in vigore nell’aprile 2024, rappresenta una revisione significativa rispetto a quello definito nel 1996. È prevista l’introduzione di prestazioni tecnologicamente avanzate e l’eliminazione di quelle considerate ormai obsolete. Inoltre, il decreto estende la copertura a numerose procedure diagnostiche e terapeutiche precedentemente considerate sperimentali o realizzabili solo in regime di ricovero.

Tra le novità più rilevanti c’è inoltre l’inclusione completa delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA), che saranno a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Il documento rivede anche in modo approfondito l’elenco delle prestazioni di genetica, associando ogni prestazione a un elenco puntuale di patologie che richiedono l’indagine su un determinato numero di geni.

Un altro aspetto importante è l’introduzione della consulenza genetica, volta a fornire ai pazienti un supporto informativo e emotivo riguardo all’importanza, alle implicazioni e ai risultati dei test genetici. In aggiunta, il decreto prevede l’implementazione di prestazioni ad alto contenuto tecnologico, come l’adroterapia e la radioterapia stereotassica, nonché di tecnologie innovative quali l’enteroscopia con microcamera ingeribile.