di Francesco Floris

I punti chiave? La nascita della Rete regionale per la prevenzione e il contrasto dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA); la creazione di Ambulatori e Unità funzionali specialistiche dedicati, all’interno delle Asst lombarde; supporto alle famiglie dei pazienti con la previsione di caratteristiche e obiettivi dei setting assistenziali e definizione del perimetro per la gestione delle equipe multidisciplinari multidimensionali, come suggerito dagli esperti di settore. Dopo un anno di lavoro il consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge contro i disturbi alimentari.
I numeri: 100mila donne in Italia
I numeri a cui la legge vuole rispondere sono importanti e raccolti nel corso del 2020 nella relazione tecnica del provvedimento che stanzia 1,5 milioni di euro all’anno aggiuntivi, oltre ai 4 milioni già previsti: con una netta sproporzione a danno del genere femminile e delle fasce anagrafiche più giovani e un trend in crescita amplificato nei mesi dei lockdown ripetuti e della crisi pandemica in particolare dalla solitudine, in Italia le donne con Anoressia Nervosa sarebbero circa 25mila mentre quelle con Bulimia Nervosa circa 100mila.
Rischio morte? Fino a 10 volte superiore
Il rischio di morte per una persona con diagnosi di Anoressia Nervosa è fino 5-10 volte maggiore di quello dei soggetti sani della stessa età e sesso, collocandosi come la malattia psichiatrica a tasso di mortalità più elevato, tanto che i Disturbi del Comportamento Alimentare rappresentano la seconda causa di morte nella popolazione femminile in adolescenza dopo gli incidenti stradali.
La politica unita (per una volta)
Se la nuova legge lombarda punta a “mettere a sistema” sul territorio ciò che fino a oggi veniva fatto in alcuni centri specializzati d’eccellenza, ciò per una volta colpisce è l’unità della classe politica regionale davanti al testo della legge 128 “Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei disturbi del comportamento alimentare e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”.
Approvato il testo all’unanimità, “si conclude oggi un percorso importante – fa sapere la consigliera regionale del Partito Democratico Antonella Forattini – in cui ci siamo impegnati con spirito di collaborazione bipartisan che ci ha portato a dotare la Lombardia di una nuova legge sulla prevenzione e la cura dei disturbi alimentari, avanzata e in linea con le necessità dei nostri tempi, che ci auguriamo possa aiutare tante giovani e le loro famiglie”.