Home Pharma Dal divieto di fumo alla nascita dell’Aifa: le leggi sulla sanità dei governi Berlusconi

Dal divieto di fumo alla nascita dell’Aifa: le leggi sulla sanità dei governi Berlusconi

Berlusconi

La farmacia dei servizi, l’istituzione dei Lea e dell’Aifa, le leggi sul divieto di fumo e sulla terapia del dolore. Silvio Berlusconi, durante i quattro governi che ha guidato, si è trovato, con i vari ministri della Salute, a varare decisioni importanti per il mondo sanitario.

I Lea e l’Aifa

Nel 2001, con Girolamo Sirchia alla Salute, furono varati, nel novembre 2001, anche i primi livelli essenziali di assistenza (Lea). Del 2003 è anche l’istituzione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), il primo ente autonomo deputato alla valutazione e gestione dei farmaci in Italia (precedentemente le attività assimilabili a quella dell’Aifa erano attribuite alla Commissione Unica del Farmaco, organo interno al ministero della Salute). L’anno successivo, all’indomani dell’epidemia di Sars, nasce anche il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm). Nel 2003, dal nome dello stesso ministro, nasce la legge che proibisce il fumo all’interno dei locali al chiuso.

Sacconi e la pillola abortiva

Maurizio Sacconi guida il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali nel 2008: indice una linea dura contro la pillola abortiva, la Ru486, a seguito della sua introduzione in Italia da parte dell’Aifa. Al centro della questione l’obbligo di ricovero, poi annullato con le nuove linee guida solo nell’autunno 2020.

I provvedimenti di Ferruccio Fazio

Dal 15 dicembre 2009 la delega alla Sanità passa a Ferrucio Fazio. E i provvedimenti sono significativi. Soprattutto per il sistema sanitario nazionale. Primo tra tutti la farmacia dei servizi, che prevede l’erogazione di nuove prestazioni ai cittadini anche da parte delle farmacie, come le prestazioni analitiche di prima istanza o altre prestazioni erogabili anche grazie all’ingresso in farmacia di altre professionalità, cioè gli infermieri e i fisioterapisti. Una modalità che ha avuto ampio spazio nella recente riforma della sanità lombarda.

A Fazio, poi, si deve il progetto del riordino dei punti nascita dopo i diversi casi di decessi durante il parto che hanno segnato l’estate del 2010.

Ferruccio Fazio e la riforma del sistema emergenza-urgenza

Con lui – come ricorda Quotidiano Sanità – si avvia anche la riforma del sistema di emergenza-urgenza (che prevedeva, tra le altre cose, anche lo spostamento dei codici bianchi e verdi sul territorio anziché al Pronto Soccorso), la riforma delle cure primarie e la riforma del percorso di formazione in Medicina (che prevedeva, ad esempio, la riduzione degli anni di corso di Laurea). Fazio propose anche il Ddl Omnibus che prevedeva la possibilità, per il Ssn, di assumere a tempo determinato gli specializzandi agli ultimi due anni di scuola di Specializzazione, anche per far fronte all’allarme per la carenza di medici nel futuro. Un’emergenza ancora, purtroppo,d’attualità. La norma sugli specializzandi ha come obiettivo primario il potenziamento della Sperimentazione clinica, ma contiene anche un capitolo sulla riforma degli Ordini delle professioni sanitarie.

Il ministero di Fazio potrebbe essere ricordato, inoltre, per aver avviato e introdotto per la prima volta in Italia un programma di valutazione degli esiti che mira a rilevare quali sono le strutture del Paese dove si registrano le migliori e le peggiori performance su una serie di indicatori.