Home Flash Lavoro Welfare, Sichetti (Caf-Cia): "In 2023 oltre un mln e mezzo di cittadini nelle nostre strutture"

Welfare, Sichetti (Caf-Cia): "In 2023 oltre un mln e mezzo di cittadini nelle nostre strutture"

Welfare, Sichetti (Caf-Cia): "In 2023 oltre un mln e mezzo di cittadini nelle nostre strutture"

(Adnkronos) – “Oltre un milione e mezzo gli italiani che hanno usufruito di almeno un servizio nelle nostre strutture nel 2023. Aumentato, rispetto al 2022, il numero di modelli 730 gestiti (oltre 520mila) e delle certificazioni Isee ( oltre 240mila)”. Sono questi i numeri che Nicola Antonio Sichetti, presidente di Caf-Cia, il centro di assistenza fiscale costituito dalla Cia Agricoltori Italiani, ha portato in occasione del trentennale di attività, celebrato a Roma in concomitanza con il sesto incontro annuale con le società convenzionate.  

“E’ un traguardo importante quello raggiunto in questi trenta anni dalle nostre 1500 sedi in cui lavorano oltre 2mila addetti -prosegue Sichetti- un percorso nato per garantire l’assistenza fiscale nelle aree rurali del Paese (all’epoca i modelli 730 gestiti furono circa 30mila) e che oggi è estesa a tutti i cittadini e le imprese, con particolare attenzione alle fasce sociali con i redditi più bassi”.  

Secondo Sichetti “sono proprio queste, grazie ad una corretta presentazione dei modelli Isee, a poter usufruire di moltissime prestazioni economiche, fiscali e previdenziali erogate dallo Stato e dalle amministrazioni locali. I Caf sono centrali per avvicinare i cittadini al sistema fiscale e la loro importanza non si esaurisce anche nella prospettiva di una semplificazione che ci vedrà sempre vicini alle famiglie e ai territori”, aggiunge ancora.  

Sichetti quindi sottolinea che: “negli anni gli sportelli hanno risposto a crescenti esigenze del sistema fiscale e previdenziale: ai modelli 730 si sono aggiunti i Modelli Red, le dichiarazioni sostitutive uniche Isee, le dichiarazioni di responsabilità per gli invalidi civili, le successioni ereditarie, i contratti di locazione, la cestione dei datori di lavoro di colf e badanti ed in stretta collaborazione con il Patronato Inac, la gestione del reddito di cittadinanza e l’assegno unico e universale. Le nostre strutture hanno sempre lavorato nella costante incertezza del contributo pubblico, ma continueranno ad operare garantendo assistenza ai più deboli rispettando quel principio di sussidiarietà che caratterizza Caf Cia della sua nascita”, conclude Sichetti.