(Adnkronos) –
Impatto normativo Ue, difficoltà interpretative e attuative dei regolamenti in termini di gestione dei dati e crisi bellica in Ucraina
rappresentano i principali driver che stanno spingendo le imprese italiane ad adottare sempre più soluzioni di cloud sovrano. E’ quanto emerge da una recente indagine condotta da Accenture su oltre 300 imprese di grandi dimensioni a livello paneuropeo.
Rilevanti i numeri per quanto riguarda il nostro Paese. Per il 38% delle imprese italiane intervistate, infatti, le nuove normative europee in tema di protezione e gestione dei dati hanno avuto un impatto forte o molto forte sull’intera organizzazione aziendale, mentre per oltre il 50% l’impatto è stato moderato e solo il 10% non ha risentito dei nuovi assetti normativi.
L’Europa nel corso degli anni ha guidato l’agenda sui temi relativi alla gestione e protezione dei dati disciplinando responsabilità e scenari di rischio e configurando il vecchio continente quale il centro globale per la sovranità digitale, ed infatti il 45% delle imprese ha dichiarato di voler adottare soluzioni di cloud sovrano nei prossimi 12 mesi, mentre per circa il 40% tali soluzioni sono già in fase di implementazione.
“Le aziende – ha dichiarato Valerio Romano, cloud first lead di Accenture – sono oggi costrette ad agire per mantenere il controllo fisico e digitale sulle risorse strategiche in loro possesso, tra cui dati, algoritmi e software. Un processo che ovviamente non può rallentare l’organizzazione aziendale e non deve influire sulla capacità ed efficienza del servizio offerto ai loro clienti. Il cloud inizialmente riguardava l’efficienza e la modernizzazione dell’IT. Oggi è il driver per la crescita e l’innovazione del business. Il cloud continuum è il luogo in cui si stanno verificando molte delle scoperte tecnologiche: dall’intelligenza artificiale all’edge computing al metaverso”.
“Ma – avverte – per sfruttare la potenza del cloud sovrano, le organizzazioni hanno bisogno di modi per utilizzare e condividere i dati affidabili in modo sicuro e conforme alle normative. Ciò comporta spesso la navigazione in un intricato mosaico di soluzioni tecnologiche allineandosi con le varie normative regionali, locali e di settore, non solo nell’Unione europea, ma in tutto il mondo. I nuovi centri cloud sovrani di Accenture aiuteranno le organizzazioni ad affrontare questa sfida, consentendo l’innovazione in un modo che sia in linea con i valori e gli standard europei”.
Ed infatti l’impatto normativo si riflette anche sulla scelta dei fornitori di servizi. Il 64% delle imprese intervistate ha dichiarato di negoziare i termini contrattuali con i fornitori di servizi cloud per ottenere leve legali più forti, mentre il 67% delle imprese italiane prevede di utilizzare in futuro un mix di fornitori di cloud (hyperscaler) sia locali che globali, rispetto al 12% attuale.
Dall’indagine emerge anche che gli attuali shock geopolitici internazionali hanno dato nuovo impulso all’adozioni di soluzioni indirizzate verso la sovranità digitale: oltre il 90% dei dirigenti italiani ha affermato che la guerra in Ucraina ha accelerato la loro attenzione su Sovereign Cloud.
“Le imprese – aggiunge Romano – hanno accelerato l’adozione del cloud in generale difatti complessivamente abbiamo rilevato negli ultimi due anni un aumento significativo dell’impegno nei confronti di questo nuovo approccio, con oltre l’86% delle aziende che ha segnalato incrementi nel volume delle proprie iniziative in questo ambito. Tutte le tecnologie di frontiera (AI, metaverso ecc.) hanno bisogno di enormi e continue quantità di dati che vanno gestiti necessariamente attraverso infrastrutture cloud”.
“Oggi alle imprese – afferma – è dunque richiesto un ulteriore passaggio verso soluzioni non solo funzionali, ma che garantiscano la sicurezza, la conformità normativa e il pieno controllo dei dati utilizzati”.