Home Economy Ripresa sostenibile, ok della Commissione Ue a 1,7 miliardi di aiuti in Italia

Ripresa sostenibile, ok della Commissione Ue a 1,7 miliardi di aiuti in Italia

Commissione Aiuti

Semaforo verde della Commissione europea. Il 21 giugno Bruxelles ha dato il via libera all’Italia per la concessione di aiuti pubblici per un totale di 1,7 miliardi di euro destinati a investimenti in favore di una ripresa sostenibile.

Aiuti in linea col Pnrr

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha sottolineato che questi interventi “aiuteranno l’Italia a tracciare il percorso verso una ripresa più rapida e sostenibile, in linea con le norme sugli aiuti di Stato e con il Pnrr. Si tratta di un passo importante per colmare il divario di investimenti creato dalla crisi”.

La misura autorizzata dalla Commissione, secondo quanto si legge in una nota, sarà finanziata sia dal bilancio nazionale sia dalle risorse messe a disposizione attraverso il dispositivo per il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Le modalità di erogazione

Nell’ambito di questa misura, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette e di prestiti a tassi d’interesse inferiori a quelli di mercato. Il sostegno pubblico sarà utilizzato per finanziare investimenti in grado di agevolare lo sviluppo di alcune attività economiche importanti per la ripresa.

In particolare, le risorse saranno destinate a contratti di sviluppo a sostegno di investimenti su larga scala connessi. Saranno concessi ad attività industriali, turistiche e di tutela dell’ambiente. E anche alle energie rinnovabili, alle batterie, ai veicoli elettrici e al rilancio delle aree colpite dalla crisi industriale. L’Italia garantirà che tutti gli investimenti finanziati siano eco sostenibili.

Date e importi

L’importo degli aiuti individuali non supererà, in linea di principio, i 10 milioni di euro per beneficiario e si stima che ne potranno usufruire tra 100 e 500 imprese. Infine gli aiuti non potranno essere destinati a investimenti finanziari e dovranno essere concessi entro il 31 dicembre 2022.

LA NOTA DELLA COMMISSIONE