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Christine Lagarde non è un buon capo. Il sondaggio tra i dipendenti Bce

Christine Lagarde non è un buon capo. Il sondaggio ai dipendenti Bce

Perché leggere questo articolo? Un sondaggio interno mette in imbarazzo la Bce. I dipendenti bocciano alla stragrande la Presidente Christine Lagarde. In un sondaggio del sindacato Ipso, più della metà dei lavoratori dell’Eurotorre ha valutato Lagarde come “scarsa” o “molto scarsa”. Il confronto con Draghi è impietoso. La replica: sentita solo una minoranza. 

Mario Draghi era lì per la BCE. Mentre ora la BCE sembra essere lì per Christine Lagarde” è il commento di un membro dello staff Bce. Un giudizio impietoso, ma meno tranchant del giudizio espresso da oltre mille lavoratori dell’Eurotorre nel sondaggio di valutazione sulla Presidente della Banca centrale europea. Una rilevazione che mette in imbarazzo Bce e istituzioni europee. A pochi mesi dalla elezioni che potrebbero comportare una rivoluzione copernicana in salsa europea.

Il sondaggio che boccia Lagarde

Ipso, il sindacato dei dipendenti della Bce compresa la vigilanza bancaria Ssm ha diffuso gli esiti di un insolito sondaggio condotto a metà del mandato di otto anni della presidente Christine Lagarde, raccogliendo giudizi (mai espressione della maggioranza) di circa 1.100 dipendenti (62% uomini, 36% donne) su un totale di 5.100 compresi trainees. Lagarde ne esce malissimo. Come ha ricostruito Politico, solo il 38% degli intervistati ha sostenuto le decisioni di politica monetaria prese sotto Lagarde, mentre il resto si divide tra coloro che disapprovano e coloro che non hanno espresso un parere. Al contrario, Draghi ha ottenuto il 64% di consensi alla fine del suo mandato.

Lagarde per oltre il 50% degli intervistati non è la persona giusta a guidare la Bce ed è criticata aspramente perché fa troppa politica, promuove eccessivamente se stessa e ha fatto addirittura peggio di Draghi e Trichet in campi per lei di estrema importanza come diversità e inclusione. Il 59% degli interpellati dice che ha oltretutto perso fiducia nel Comitato esecutivo. Lo scontento potrebbe derivare da decisioni recenti del top management: “desk sharing” per risparmiare, tagli agli scivoli dei pre-pensionamenti, l’ultimo accordo salariale raggiunto tra Natale e Capodanno (e non ancora approvato dal Consiglio) con un aumento del 4,7 per cento.

La replica di Lagarde

In sua difesa, Lagarde ha dovuto affrontare alcune sfide formidabili, tra cui una pandemia globale e una guerra in Europa che, combinate, hanno generato un’impennata storica dell’inflazione in tutto il mondo. Un portavoce della Bce ha descritto l’indagine come viziata. “Il Presidente e il Consiglio sono pienamente concentrati sul loro mandato e hanno implementato politiche per rispondere a eventi senza precedenti negli ultimi anni, come la pandemia e le guerre”, ha affermato.

Nonostante l’insoddisfazione generale, in alcuni settori c’è stato un chiaro sostegno a Lagarde. La maggioranza ha appoggiato la sua decisione di includere la tutela ambientale nel mandato della Bce, una delle iniziative determinanti della sua presidenza. Secondo la BCE il sondaggio “include argomenti di cui è responsabile il comitato esecutivo o il consiglio direttivo e non solo il presidente e che non rientrano nel mandato dell’IPSO, e sembra che potrebbe essere compilato più volte dalla stessa persona”. L’IPSO ha riconosciuto questo come un possibile difetto, tuttavia, l’attuale indagine è stata condotta utilizzando lo stesso metodo e strumento dell’indagine condotta alla fine della presidenza Draghi. La BCE ha affermato di ottenere feedback dal personale attraverso sondaggi regolari condotti in linea con standard professionali e che in genere ottengono circa 3.000 risposte.

Il confronto impietoso con Draghi

Entrambi i suoi predecessori hanno ricevuto brutti voti per la loro gestione degli affari interni, ma il personale è stato ben più severo nei confronti di Lagarde, con quasi tre quarti che hanno espresso insoddisfazione per il suo approccio alla gestione. In parte si trattava di banali lamentele su cose come l’hot desking, le restrizioni al lavoro da casa e gli aumenti salariali che non tengono il passo con l’inflazione. Ma altre affermazioni andavano ben oltre. “Christine Lagarde viene generalmente descritta come una leader autocratica che non agisce necessariamente secondo i valori che proclama”, ha affermato l’IPSO nella sintesi dei commenti raccolti in un rapporto.