Home Economy Asml vola in Borsa: i segreti del meno noto tra i giganti d’Europa

Asml vola in Borsa: i segreti del meno noto tra i giganti d’Europa

Asml vola in Borsa: i segreti del meno noto tra i giganti d'Europa

Perché leggere questo articolo? Asml è volata in borsa negli Usa e ha trascinato Nasdaq 100 e S&P500 ai massimi storici. Il gruppo olandese è oggi il meno noto tra i giganti finanziari e tecnologici europei. Ma dalle sue strategie passa un pezzo cruciale della partita globale dei chip

L’arrivo ai massimi storici del S&P500 e del Nasdaq 100, i più importanti indici azionari americani, nella giornata di ieri ha un protagonista  europeo, Asml. La meno nota delle grandi aziende del gotha industriale e finanziario europeo. Che ieri ha conosciuto un rally del 8% ” dopo aver segnato un record di prenotazioni nel quarto trimestre, confermando la forza nel settore dei semiconduttori”, ricorda Gabriel Debach, Market Analyst di eToro. Asml è arrivata a valere 334 miliardi di dollari, terza nel Vecchio Continente dopo il colosso del sanitario danese Novo Nordisk e Lvmh, il conglomerato di Bernard Arnault.

Il boom dell’azienda olandese

Asml in Borsa vale una volta e mezza un gigante della consulenza come Accenture, basata in Irlanda, doppia grandi nomi come Siemens, Total, Inditex (il gruppo di Amancio Ortega, fondatore di Zara) e Airbus. ha un capitale che  è quasi cinque volte quello di Enel, con 69 miliardi l’azienda italiana più capitalizzata, poco meno di otto volte quello di Unicredit.

Il “gigante nascosto” della finanza olandese è un’azienda che è protagonista nel settore più strategico per l’industria tecnologica contemporanea: microchip e semiconduttori. Sostenuta da fondi come Capital Group, BlackRock e Bailie Gifford, Asml da anni investe e sviluppa macchinari per una tecnologia critica del settore dei semiconduttori: la litografia ultravioletta estrema (EUVL), una tecnica di produzione delle componenti elettroniche più sofisticate come processori e memorie.

La storia del gruppo olandese

Asml è un’azienda cruciale per la competizione tecnologica tra Occidente e Cina. La sua presenza mantiene sotto il cappello euroatlantico il massimo produttore di macchinari per l’industria dei semiconduttori nella parte più alta della catena del valore.

“Nata nel 1984 da una joint venture tra Advanced Semiconductor Materials International e Philips, diventa azienda a sé nel 1988”, ha ricordato Manfredo Di Porcia su Osservatorio Globalizzazione, dalla sua nascita Asml ha deciso “di puntare sulla litografia ad ultravioletti che richiede enormi investimenti (9 miliardi di dollari) e tempi lunghi di ricerca e sviluppo (17 anni). La scommessa però pagò e oggi ASML detiene una posizione virtualmente monopolistica sulla tecnologia più avanzata di litografia per circuiti integrati.”

La complessità di questa sfida tecnologica è stata “sottolineata dalle molteplici partnership e acquisizioni che ASML ha condotto in questi 20 anni. La sorgente di luce per esempio, è prodotta dalla società americana Cymer che è stata acquisita da ASML nel 2013. Le ottiche sono fabbricate dalla tedesca Zeiss SMT, partecipata per un quarto da ASML e con diversi accordi di cooperazione. Nel suo insieme un macchinario per litografia è composto da più di 100mila parti provenienti da molteplici paesi. Il costo di ogni macchinario è di più di 100 milioni di euro e le 180 tonnellate di peso richiedono tre aerei cargo per la spedizione”.

I numeri in Borsa di Asml

Adoperano macchinari Asml i big taiwanesi dei semiconduttori come Tsmc. Ma li utilizzano anche gruppi cinesi, con Pechino che fino al 2023 ha rappresentato dal 15 al 17% della quota di mercato dell’azienda. I risultati sono stati brillanti: dal 2022 al 2023 il fatturato di Asml è salito da 21,2 a 27,6 miliardi di euro (+30,2%), il margine operativo lordo dal 50,5% al 51,2% e l’utile netto da 5,6 a 7,8 miliardi di euro (+39,3%). Tutto questo sulla scia di un’accresciuta visibilità geopolitica e strategica del settore su scala mondiale.

Asml è l’equivalente europeo di un colosso come Nvidia, che ha trainato il Nasdaq. Come ha scritto Lorenzo Raffo su Lombard Report“le tecnologie produttive adottate da Asml hanno consentito un netto miglioramento delle performance dei chip. Ciò ha alimentato una vera e propria guerra commerciale, con la Cina che ha acquistato le particolari macchine prodotte dalla società olandese prima che Amsterdam introducesse limitazioni alle esportazioni verso Pechino e dintorni” nei mesi scorsi.

Asml più forte della guerra commerciale

Gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni sui funzionari europei da quando hanno portato avanti le proprie restrizioni sulle esportazioni tecnologiche verso la Cina all’inizio di ottobre 2022, innescando un intenso dibattito tra il governo olandese, i funzionari europei e i dirigenti di Asml.

A luglio l’Olanda ha introdotto alcuni paletti sull’export di tecnologia legata a Asml in Cina. Il 17 ottobre 2023 il segretario al Commercio americano Gina Raimondo ha annunciato la legislazione aggiornata che avrebbe potuto potenzialmente ridurre il peso di mercato di Asml per rapporti con Paesi come la Repubblica Popolare. Ieri, però, è stato comunicato un boom degli ordinativi. “È in sintesi questo il motivo della corsa in Borsa dell’azione, sebbene le previsioni per il 2024 e il 2025 divergano in alcuni casi. Ciò dipende anche dalle dimensioni del successo dell’intelligenza artificiale”, ha sottolineato Raffo.

La partita dei chip plasma il mondo. E il peso geostrategico di singoli campioni nazionali come Asml è esaltato dalla competitività globale. A cui i colossi devono adeguarsi sul fronte dei mercati di sbocco. Ricevendo, però, in cambio preziosi premi in termini di valore di mercato quando il consolidamento dei trend ne valorizza la centralità. E Asml è decisiva per l’Europa e gli Usa nella partita tecnologica per il controllo dell’industria di frontiera. Qualcosa ben capito dalle borse e dai mercati. Che hanno fatto decollare il gigante silenzioso della tecnologia europea sul podio delle grandi aziende globali.