Home L'editoriale di Fabio Massa - Cruditè Smettetela di giocare e iniziate a lavorare

Smettetela di giocare e iniziate a lavorare

Smettetela di giocare e iniziate a lavorare

Ora basta. Qui c’è un problema grosso come una casa in Parlamento, ed è ora che qualcuno lo dica chiaro e tondo. Esiste in Parlamento, esiste nei consigli comunali e regionali. I consiglieri e i parlamentari devono leggere, studiare ed essere presenti.

Non è possibile andare avanti così

Non basta un esecutivo che faccia le cose. Non è che perché adesso sono arrivati al potere dopo anni e anni di sofferenze e lotta politica, i parlamentari di Fratelli d’Italia o i consiglieri della Meloni possono smettere di studiare e fare figure da idioti come sulla questione della Santanché (per inciso: me ne frego di quel che dice la stampa nazionale, anche senza sapere niente della questione aspetto la sentenza di un giudice, se mai ci sarà). Non è possibile andare avanti così.

Riassunto delle ultime puntate

I parlamentari della maggioranza non leggono un ordine del giorno che spara contro la Visibilia della Santanché e lo approvano, ieri. Il governo deve smentire fratture in maggioranza. Otto giorni fa su un decreto lavoro, in commissione la maggioranza è andata sotto. Mancavano tutti i senatori di Forza Italia. Perché? Stavano già in vacanza? Il governo deve smentire fratture, e due.

Meloni, in giro per il mondo a lavorare, ha detto di non aver parole

A fine aprile la maggioranza è andata sotto sul Def alla Camera. Meloni, in giro per il mondo a lavorare, ha detto di non aver parole. Il governo smentisce fratture, e tre. In consiglio regionale lombardo capita che la giunta dia parere negativo e che poi in consiglio la maggioranza lo ribalti. Capita il casino sull’intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi. Cretini di ogni sorta, da Nord a Sud, fanno dichiarazioni idiote nei consigli comunali di mezza Italia (tipo: ho più amici gay che normali, e li tratto da normodotati). Ogni volta c’è un motivo, ogni volta c’è una tecnicalità, un errore, mancava quello, era in ritardo quell’altro, abbiamo sbagliato a parlare, maestra il cane mi ha mangiato i compiti.

Magari se la smettete di giocare e iniziate a lavorare, così come fa il governo, vi saremmo tutti più grati. Grazie.