Home L'editoriale di Fabio Massa - Cruditè Agli italiani interessa l’assistenzialismo, non il fascismo

Agli italiani interessa l’assistenzialismo, non il fascismo

Agli italiani interessa l’assistenzialismo, non il fascismo

Queste elezioni ci diranno due cose ben precise. Non chi sia il migliore a governare, né chi abbia avuto il messaggio migliore. La prima cosa che ci diranno è se agitare lo spettro del fascismo ha ancora un senso in Italia. Giusto ieri un assessore regionale lombardo, il fratello di Ignazio La Russa, è stato inquadrato mentre fa il saluto romano a un funerale di un camerata. Il video è inequivocabile. Che all’interno dei dirigenti e dei militanti di Fratelli d’Italia ci siano persone che pensano che Mussolini abbia fatto cose anche buone non è in discussione. Quel che è in discussione è che agli italiani freghi qualcosa. La domanda è: pensate che per un italiano sia importante nel 2022 che all’interno di un partito ci possa essere gente così, e che dunque eviti di votare quel partito? Ce lo diranno le elezioni.

Se andrà come dicono i sondaggi, il centrosinistra non potrà più giocarla sul pericolo fascista

E se andrà come dicono i sondaggi, e come dicono tutti quelli che seguono la politica, allora se ne dedurrà che la prossima campagna elettorale il centrosinistra non potrà più giocarla sul pericolo fascista, ma tornando a parlare di diritti dei lavoratori, di salari, di sviluppo, di tasse eccetera. A proposito, per i cultori della materia: la riforma del fisco voluta da Draghi è naufragata, nel silenzio totale. Mentre ci si occupa di mani tese, un tentativo di riformare davvero la fiscalità italiana è andato a vuoto. Andiamo bene.

Esiste un voto non ideologico che di fatto si basi solo sui contributi a pioggia e sugli aiuti di stato?

La seconda domanda a cui risponderanno le elezioni è ancora più scontata. Esiste un voto non ideologico che di fatto si basi solo sui contributi a pioggia e sugli aiuti di stato? Di fatto il Movimento 5 Stelle sta facendo questo. Sta usando il reddito di cittadinanza e secondo i sondaggi sta riuscendo ad arrivare non lontano dai risultati del Partito Democratico. Se alla fine fossero solo 5 i punti di differenza si avrebbe un centrosinistra nel quale c’è una fetta di milioni di voti che vogliono assistenzialismo e che sono regionalmente basati.
Il 25 settembre scopriremo due cose. La prima: se il fascismo è ancora un tabù in Italia. La seconda: se l’assistenzialismo è ancora un must per raccattare voti. Sono sicuro che alla prima domanda la risposta è no, e alla seconda è un solido sì.