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Tre euro in più a corsa: perchè la richiesta dei tassisti romani ha senso

Tre euro in più a corsa: perchè la richiesta dei tassisti romani ha senso

I tassisti di Roma hanno chiesto un aumento di tre euro per ogni corsa come “indennità di traffico”. La Capitale è a un passo dalla paralisi a causa dei numerosi cantieri aperti per il Giubileo 2025 e per la chiusura di parte di piazza Venezia per i lavori della metro C che dureranno almeno dieci anni. Il traffico, già critico, è ulteriormente aumentato e di conseguenza anche i tempi di percorrenza con “significativa ulteriore diminuzione della velocità commerciale”. Questo hanno rappresentato dodici sigle all’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè per motivare la loro richiesta. Una proposta che riaccende i riflettori su una categoria spesso al centro delle polemiche. True News ha parlato della situazione romana, ma anche di taxi volanti, nuove licenze e… Selvaggia Lucarelli con Emilio Boccalini, vice presidente di AppTaxi e di Taxiblu 02.4040, il più grande radiotaxi di Milano.

Boccalini, fanno bene i tassisti romani a chiedere tre euro in più a corsa a causa dei cantieri?

Quello che possiamo dire con certezza è che a Roma la tariffa è ferma da cinque anni. Sarebbe forse più corretto ragionare su questo e non sul supplemento, che ha tuttavia il vantaggio di essere immediato. Tenendo conto del blocco delle tariffe dal 2018 e della situazione particolarmente impattante dei cantieri, credo che la loro richiesta abbia ad ogni modo un fondamento

Ma gli utenti come la prenderebbero?

Bisogna essere capaci di spiegare le motivazioni che portano a tale decisione. Aiuterebbe se fosse l’Amministrazione a farsi carico di questo. Una comunicazione congiunta avrebbe molto più valore

A Milano sarebbe pensabile adottare una misura analoga?

A Milano non sarebbe neanche proponibile, ma perchè si tratta di due scenari completamente differenti: qui infatti vige già un adeguamento annuale al tariffario nazionale

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Credo che queste fughe in avanti sulla tecnologia lascino sempre il tempo che trovano. Dal 2010 faccio parte di un gruppo di lavoro sulla guida autonoma. Allora si diceva che si sarebbe diffusa in tre anni. Oggi si parla del 2030. La verità è che siamo ancora all’anno zero. I fallimentari esperimenti svolti a San Francisco, come hanno spiegato bene alcuni articoli usciti sul New York Times, lo dimostrano. Ci arriveremo, ma non è un tema all’ordine del giorno

A Milano invece si discute di Decreto Asset e nuove licenze: il sindaco Sala ne vorrebbe mille. Cosa ne pensate?

Mi pare un numero tirato a caso. Sarebbe più opportuno parlare di ore-lavoro. Quante ne mancano per raggiungere un livello adeguato di servizio? Questo spetta alla Regione stabilirlo, dopodichè si ragiona su come raggiungere tale obiettivo. Non solo attraverso le nuove licenze ma anche con altri strumenti come la collaborazione familiare e le doppie guide, che hanno il vantaggio dell’effetto spugna, ovvero possono essere ampliate o ridotte in base alla necessità specifica del momento

Ospite di Formigli a La7, Selvaggia Lucarelli ha recentemente affermato che ormai non può più salire sui taxi dopo tutte le polemiche che l’hanno vista protagonista. E’ così?

Noi sappiamo che Selvaggia Lucarelli il taxi a Milano lo prende eccome. E paga pure con il Pos: sul nostro radio taxi del resto è obbligatorio quindi non ci possono essere problemi in questo senso…