Scuola, troppa disuguaglianza e dispersione: Save The Children lancia l’allarme

Scuola, Save The Children ha messo in evidenza alcune criticità in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico.

Scuola, Save The Childeren lancia l’allarme su alcune criticità in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Tra i diversi temi su tutti ci sono la diseguaglianza e la dispersione che preoccupa maggiormente.

Scuola, troppa disuguaglianza e dispersione

Il nuovo anno scolastico che sta iniziando è intriso di alcune criticità. Su tutte la diseguaglianza e la dispersione come fa notare Save the Children ne il Rapporto “Il Mondo in una classe. Un’indagine sul pluralismo culturale nelle scuole italiane”. Rispetto a 7 anni fa, ci saranno quasi 71.000 bambini in meno in prima elementare. Inoltre,  solo 28 bambini su 100 tra 0 e 2 anni possono accedere ad asili e servizi per la prima infanzia.

“Secondo gli ultimi dati disponibili(a.s. 2021/2022) ancora solo il 38,06% delle classi della scuola primaria è a tempo pieno (sebbene in crescita rispetto a 5 anni prima, 32,4% nell’a.s. 2017/2018) e poco più della metà degli alunni della primaria frequenta la mensa scolastica (54,9%, contro 51% dell’a.s. 2017/2018)“.

Save The Children lancia l’allarme

Dunque, l‘allarme lanciato dall’organizzazione. “Il superamento delle disuguaglianze educative va messo al centro degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, così come dei fondi ordinari e della nuova programmazione europea – è il commento di Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children -. Un intervento organico e strutturale a sostegno delle scuole e dei territori che affrontano giornalmente questa sfida è la strada per assicurare davvero, nei fatti, una scuola ‘aperta a tutti‘, come recita la nostra Costituzione”.

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Continua il report sulla diseguaglianza: “Nel nostro Paese, solo il 77,9% dei bambini con cittadinanza non italiana è iscritto e frequenta la scuola dell’infanzia (percentuale che sale all’83,1% per i nati in Italia) contro il 95,1% degli italiani, sperimentando così, fin dai primi anni di vita, percorsi scolastici e educativi diversi, che incidono sui risultati e sulle opportunità future. Tra gli studenti con background migratorio si registrano maggiori ritardi scolastici, casi di dispersione e abbandono scolastico. Mentre gli studenti di origine italiana in ritardo nell’anno scolastico 2021/22 rappresentavano l’8,1%, quelli con cittadinanza non italiana erano il 25,4%”.