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Asili nido gratis in Emilia Romagna: dove e quali sono i requisiti

Asili nido gratis

Asili nido gratis in Emilia Romagna: dalla regione arriva l’annuncio di importanti risorse impiegate per aiutare le famiglie in difficoltà in determinati Comune e zone, soprattutto quelle colpite di più dall’alluvione dei mesi scorsi.

Asili nido gratis in Emilia Romagna

In Emilia Romagna sono stati stanziati dei fondi per gli asili nido. Dalla Regione riferiscono che le “risorse complessivamente stanziate per sostenere i territori nel rispondere alle esigenze delle famiglie con bambini e bambine in fascia 0-3 ammontano a oltre 70 milioni di eurouna cifra mai raggiunta in passato”. Inoltre, ” il MIUR ha assegnato per quest’anno risorse pari a 27,5 milioni di euro per l’Emilia-Romagna, da destinare alla gestione e qualificazione dei servizi e ad azioni innovative per la fascia 0-6 anni. Di queste, la Regione destina alla fascia 0-3 il 90% complessivo, pari a circa 25 milioni di euro. A ciò si aggiunge il Fondo Regionale per i servizi educativi per l’infanzia 0-3, con risorse di quasi 7 milioni di euro (6.880.000) previste da una delibera regionale dello scorso luglio, da ripartire in base al numero dei bambini iscritti, con una maggiorazione per i Comuni montani e delle aree interne e per le situazioni di disabilità”.

Dove e quali sono i requisiti

“Con la misura che presentiamo oggi, che comporta un investimento complessivo di oltre 70 milioni di euro, mettiamo in campo misure che confermano quelle dello scorso anno – spiega l’assessore regionale al welfare, Igor Taruffi -, del nido con la Regione, con l’abbattimento delle rette. L’ampliamento dell’offerta educativa, con l’ampliamento dei posti per gli asili nido. In particolare, quest’anno ci dedichiamo alle aree interne, all’Appennino e al basso Ferrarese, rendendo gratuito l’accesso per le famiglie che porteranno i propri figli e figlie nei nidi di quei Comuni”. È quindi “un investimento importante che conferma un impegno da parte della Regione, che è quello di raggiungere il 45% di copertura di frequentazione dei nidi che è lo standard europeo al quale puntiamo”, conclude Taruffi. Dunque, gli interventi riguarderanno  le famiglie che abitano nei territori delle aree interne, dall’Appennino al basso Ferrarese, coinvolgendo 123 Comuni della montagna e dieci in provincia di Ferrara.

“Crediamo sia giusto dare in territori più fragili di altri servizi che garantiscano competitività di vantaggio e quindi i nidi pubblici e quelli privati convenzionati con la Regione, per trattare i bimbi tutti allo stesso modo, saranno gratuiti nei Comuni montani e nel basso Ferrarese – afferma il presidente della Regione Stefano Bonaccini -. Poi, aumentiamo da 4.500 a 5.300 euro il contributo per ogni posto nuovo che nei Comuni verrà realizzato, perché nel totale dei Comuni dell’Emilia Romagna nel decennio si è passato dal 30 al 40% di frequenza. Ma vogliamo aumentare per azzerare le liste d’attesa”.

Dalla Regione fanno sapere che “il bando sarà rivolto ai Comuni e alle Unioni di Comuni che dimostrino di avere famiglie in liste di attesa per i servizi 0-3 anni, o comunque una potenziale domanda alla quale non si riesce a dare risposta. Rispetto a quello dell’anno scorso, sarà riformulato con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti in carico agli Enti locali.

Il contributo per ogni nuovo posto creato dai Comuni sarà di 5.300 euro annui, rispetto ai 4.500 dello scorso anno, in linea con l’unità di costo standard in corso di approvazione da parte della commissione UE. Il contributo riguarda sia i nuovi posti pubblici, che quelli ottenuti tramite convenzioni con i privati accreditati, a patto che alle famiglie sia comunque garantita l’applicazione del sistema tariffario comunale”.

 

 

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