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Cordaro, il subcommissario siciliano che stava per essere indagato per uno scambio di persona

Cordaro, il subcommissario siciliano che stava per essere indagato per uno scambio di persona

La sua nomina a subcommissario governativo per gli interventi di depurazione delle acque reflue ha fatto rumore in Sicilia: per fare spazio a lui, all’altro subcommissario Antonino Daffinà ed al commissario Fabio Fatuzzo, è stato necessario accompagnare alla porta Maurizio Giugni, professore di costruzioni idrauliche. Ingegnere con curriculum e competenze che sembravano più idonei all’incarico rispetto ai suoi successori. Ma Salvatore Cordaro, da politico di lunga esperienza, saprà probabilmente guardare oltre le perplessità che circondano le recenti nomine.

Cordaro, l’avvocato con la passione per la politica

Toto Cordaro, nato a Palermo il 18 agosto 1967, laureato in Giurisprudenza, esercita la professione di avvocato penalista nel foro della sua città. La vocazione per l’impegno politico arriva presto: rappresentante d’isitituto già alle scuole superiori – recita la sua biografia sul sito di Regione Sicilia – negli anni Ottanta è dirigente provinciale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, per poi passare nella direzione nazionale. Molto presto diviene componente della Direzione Nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana, dopo esserne stato anche dirigente provinciale dal 1985 al 1990. Nel 1990 è eletto consigliere del quartiere Quartiere Mezzomonreale-Villa Tasca: qui diventa capogruppo della Dc e poi anche Presidente dello stesso Consiglio di quartiere. Quindi dieci anni in cui si dedica alla professione di avvocato, riprendendo l’attività politica nel 2000 tra le fila del Cdu, con cui è eletto l’anno dopo nel consiglio comunale di Palermo, di cui diviene presidente. Sarà anche vicesindaco della città dall’agosto del 2007 all’aprile del 2008.

Cordaro assessore al Territorio e Ambiente di Regione Sicilia

Quindi nel 2008 l’elezione a deputato regionale: diviene Vice-capogruppo del PID- Cantiere Popolare all’Assemblea Regionale Siciliana e segretario della I Commissione “Affari Istituzionali”, Componente della Commissione Antimafia, eComponente della Commisione U.E. Quattro anni dopo è di nuovo candidato (con Cantiere popolare) e risulta il più eletto. Cinque anni dopo milita tra le fila del Movimento “Popolari Autonomisti – Idea Sicilia” e risulta ancora una volta il più votato della sua lista con 8.180 consensi personali: gli viene così affidato l’assessorato al Territorio e Ambiente del Governo Musumeci. Sarebbe dunque ingeneroso affermare che Cordaro sia del tutto a digiuno di nozioni relative alla depurazione delle acque reflue.

Nel 2019 lo scambio di persona nell’indagine sul voto di scambio

Come molti politici di lungo corso, ha avuto anche lui le sue noie con la giustizia. Ma in modo del tutto peculiare: nel marzo del 2019 il suo nome figurava tra le 96 persone coinvolte nell’indagine avviata dalla procura di Termini Imerese per voto di scambio. Peccato si trattasse di uno scambio di persona. L’allora assessore siciliano aveva commentato: “Sono stato ritenuto soggetto pregiudicato e pluri-condannato quando io come si evince dai carichi pendenti non ho alcun precedente penale. Il Salvatore Cordaro citato sarebbe nato il 18 agosto 1971 ed è pregiudicato, io sono nato il 18 agosto 1967”