Home Politics Igor Boni (Radicali): “Il lavoro sessuale non sia un crimine”

Igor Boni (Radicali): “Il lavoro sessuale non sia un crimine”

Igor Boni (Radicali): “Il lavoro sessuale non sia un crimine”

Perché questo articolo ti dovrebbe interessare? Il partito Radicali Italiani ha depositato in Cassazione sei proposte di legge. Tra esse, una intende decriminalizzare il lavoro sessuale e regolamentato in Italia. Per portare in Parlamento queste proposte servono 50 mila firme, che si intende raccogliere ai tavoli disseminati in varie città italiane e online. Ne abbiamo parlato con Igor Boni, presidente di Radicali Italiani.

Attualmente la prostituzione è regolamentata dalla legge n. 75 del 1958, la cosiddetta legge Merlin. Lo scorso anno è stato proposto il disegno di legge 2537 – il cosiddetto DDL Maiorino – che intendeva modificare la normativa sul lavoro sessuale, facendo riferimento al modello nordico, che mira a proibire l’acquisto ed è fortemente contestato da chi svolge tale lavoro. Ora i Radicali Italiani hanno elaborato una proposta che si distacca dal modello neo abolizionista e che mostra il sex work come lavoro autonomo. Ne abbiamo parlato con Igor Boni, presidente di Radicali Italiani.

La proposta di legge sul sex work intende “riconoscere il lavoro sessuale come autonoma e legittima professione”. In che modo vuole raggiungere questo obiettivo?

L’obiettivo della proposta è superare completamente l’attuale assetto criminalizzante sul lavoro sessuale. Vogliamo decriminalizzare, rimuovendo i divieti oggi presenti in una legislazione vecchia di 65 anni, vogliamo garantire i diritti dei lavoratori e lavoratrici del sesso e riconoscere come prestazione di lavoro lo scambio di servizi consensuali e autodeterminati che avvengono nel lavoro sessuale.

Vogliamo che il lavoro sessuale sia riconosciuto come lavoro autonomo, ai sensi dell’art. 2222 del Codice civile, della legge 81 del 22 maggio 2017. Riteniamo che qualsiasi persona maggiorenne e consenziente possa esercitare il lavoro sessuale in modo autonomo o associato.

A quale modello di regolamentazione del sex work si fa riferimento?

Con l’obiettivo di legalizzare per controllare, con l’obiettivo di decriminalizzare e portare alla luce quel che esiste massivamente sotto traccia, con l’obiettivo di abbattere lo sfruttamento che è favorito dalla marginalizzazione sociale, prendiamo a modello il lavoro autonomo del nostro paese, associando a questo il lavoro sessuale. Contro il modello nordeuropeo che criminalizza i clienti, contro l’attuale modello ipocrita italiano che nasconde il problema sotto il tappeto.

Cosa si aspettano i Radicali Italiano dall’iter di questa proposta di legge? Sta ottenendo sostegno?

Ora ai nostri tavoli e on-line si può firmare questo progetto di legge di iniziativa popolare che fa parte di 6 proposte di Radicali italiani. Dobbiamo in 6 mesi raccogliere 50.000 firme di cittadini per presentare il testo in Senato e avviare la discussione.

In questi ultimi anni molti organismi internazionali hanno invitato i Paesi a decriminalizzare il lavoro sessuale con i nostri stessi obiettivi. Parliamo, per fare degli esempi di: OMS, Amnesty International, Human Rights Watch, Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), Open Society e la rivista medica The Lancet.