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L’Università per stranieri di Montanari? Tanto contributo pubblico, pochi stranieri

L'Università per stranieri di Montanari? Tanto contributo pubblico, pochi stranieri

Perché leggere questo articolo? True-news.it ha analizzato il bilancio dell’Università per stranieri di Siena. L’ateneo di Tomaso Montanari ha un bilancio di 27mila, ma solo grazie ai 13 milioni di euro di contributo pubblico. Ogni studente è di fatto costato al ministero 7mila euro. Ma l’Università ha speso solo 1 milione e 600 mila euro per il diritto allo studio. 

Università per stranieri, ma grazie al contributo pubblico dello Stato italiano. Potrebbe essere questa la sintesi del bilancio dell’Università di Siena, che è recentemente salita alla ribalta delle cronache per la decisione del Rettore, Tomaso Montanari, di non aderire al lutto per la morte di Silvio Berlusconi. L’Ateneo affonda le radici nella Scuola di Lingua Italiana per Stranieri, inaugurata a Siena nel 1917, ed è un’università statale riconosciuta dal 1992. Ha chiuso il 2022 con un bilancio in attivo di 27mila euro, ma a tenere a galla i conti sembra essere il contributo del Mur. Prosegue il tour di True-news.it sui bilanci e gli stati patrimoniali delle Università italiane.

Università per stranieri col contributo pubblico

True-news.it ha consultato il bilancio dell’Università per stranieri di Siena. Dal conto economico emerge come l’Ateneo abbia chiuso il 2022 con un bilancio d’esercizio di 27mila e 395 euro. Un dato positivo, seppur di poco. Analizzando più nel dettaglio il bilancio, emerge come in realtà a tenere in piedi l’Università per stranieri siano i più di 13 milioni e 600mila di contributo pubblico. Si tratta di ben più della metà del totale dei 22 milioni e 289 mila euro di proventi totali che l’Ateneo ha dichiarato nell’ultimo bilancio.

Come sempre nel caso di finanziamenti alle università, la gran parte del contributo pubblico è a spese del Mur. Nel caso specifico dell’Università per stranieri, il Ministero dell’Università e Ricerca si è fatto carico della quasi totalità dell’elargizione: 13 milioni 210 mila e 455 euro. C’è poi il piccolo contributo della Regione e della Provincia: 389 mila euro.

Ogni studente dell’Università per stranieri costa allo Stato 7mila euro

Una cifra che va parametrare al numero degli studenti iscritti: 1.983 per gli ultimi dati disponibili relativi all’anno accademico 2021/22. Dividendo i 13 milioni e 600 euro di contributo pubblico per il numero degli studenti, viene fuori 6mila e 858 euro. Ecco quanto ogni singolo iscritto all’Università per stranieri costa all’anno ai contribuenti: mediamente mille euro in più di quanto non faccia con gli altri Atenei.

In autonomia, l’Università per stranieri di Siena riesce a racimolare solo 7 milioni e 330 mila euro di proventi propri. La gran parte di questi proviene dalla didattica: 6 milioni e 719 mila euro; mentre la ricerca genera ricavi per solo 618 mila euro. Cifre piuttosto basse, anche perchè gli studenti non sono molti e pagano poco. Il portale Istat sui dati dell’istruzione superiore mostra come la rata media dell’Università per stranieri di Siena sia di 1689 euro. Quasi trecento euro in meno della media nazionale: 1972 euro.

Poche spese per gli studenti, tante per il personale

Rata universitaria bassa, anche perchè l’Università di Montanari spende poco per il sostegno alla didattica: 1 milione 616 mila euro, circa un decimo del contributo pubblico di oltre 13 milioni. Le spese per il sostegno alla didattica sono quasi la metà dei 2 milioni 475 mila euro che l’Ateneo spende per servizi e collaborazioni tecnico gestionali.

La stragrande maggioranza delle spese dell’Università per stranieri vanno in costi per il personale. Nel bilancio 2022 l’Ateneo ha dichiarato 13 milioni 352 mila euro complessivi in questa voce. Ma quanti sono i dipendenti dell’Università di Tomaso Montanari? Sono 224, ripartiti tra 103 docenti e 121 membri del personale non docente. Questo significa che in media guadagnano 59 mila e 608 euro. Se calcolassimo 13 mensilità, significherebbero più di 4mila 5oo euro per un professore universitario. E bisogna considerare che tra il personale non docente figurano i tecnici amministrativi, i dirigenti e i collaboratori linguistici.

Che poi Università per stranieri…de che?

Ricapitolando, l’Università per stranieri dichiara un bilancio in positivo, soprattutto grazie al contributo pubblico rapportato al numero delle matricole, a cui è concesso di pagare una rata relativamente bassa, ma in un’università che spende poco per il diritto allo studio. Eppure, a livello patrimoniale l’Università per stranieri non se la passa affatto male. Ne sono una dimostrazione gli oltre 14 milioni di disponibilità e un attivo circolante di quasi 20. Tutti dati che assumono caratteriste quasi grottesche se si considerano quanti sono gli studenti stranieri dell’Università per stranieri di Siena. Di 1983 iscritti, gli stranieri sono solo 229: l’11,5%. Poco più di uno studente su dieci dell’Università per stranieri di Siena è effettivamente straniero.