Home Politics Scontro Meloni-Schlein. La premier: “Violenza e intolleranza sono a sinistra”. La leader Pd: “Faccia i nomi”

Scontro Meloni-Schlein. La premier: “Violenza e intolleranza sono a sinistra”. La leader Pd: “Faccia i nomi”

Scontro Meloni-Schlein. La premier: “Violenza e intolleranza sono a sinistra”. La leader Pd: “Faccia i nomi”

La scena politica italiana è stata attraversata da uno scontro acceso tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. Il botta e risposta prende spunto da un tema d’attualità internazionale: l’assassinio dell’attivista statunitense Charlie Kirk, evento che ha sollevato polemiche anche sul dibattito politico nostrano. Le dichiarazioni rilasciate dalle due leader sottolineano le tensioni ormai evidenti tra maggioranza e opposizione alla vigilia delle elezioni regionali nelle Marche.

Meloni accusa la sinistra: “Violenze e intolleranza sono da quella parte”

Nel suo intervento dalla convention di Vox, Giorgia Meloni ha dichiarato: “Voglio rendere omaggio a Charlie Kirk, un giovane, un padre coraggioso, che ha pagato con la sua vita il prezzo della sua libertà. Il suo sacrificio ci ricorda ancora una volta da che lato sta la violenza e l’intolleranza”. Secondo la premier, chi non ha argomenti “usa solamente l’arma della criminalizzazione, l’arma dell’ingiuria, l’arma dell’impresentabilità dell’avversario, l’arma della violenza che inizia sempre come violenza verbale, ma qualche volta diventa anche violenza fisica”.
La premier ha inoltre sottolineato la necessità di chiedere conto alla sinistra italiana di questo “continuo giustificazionismo”. Parole dure, che hanno scatenato una reazione immediata sul versante delle opposizioni.

La replica di Elly Schlein a Meloni: “Faccia i nomi”

Non tarda ad arrivare la risposta della segretaria PD Elly Schlein: “Ho visto la strumentalizzazione di questo fatto tragico su cui sono intervenuta subito. La violenza non deve trovare spazio in politica. Eppure sono due giorni che esponenti della maggioranza parlano di silenzio delle opposizioni”, ribadisce Schlein. “Meloni faccia i nomi altrimenti rischia di fomentarere altro odio“. Secondo la leader dem, l’atteggiamento del governo è “gravemente irresponsabile” e “addossa a tutta la sinistra la responsabilità di quello che è accaduto”.

Il ministro Zangrillo contestato alla Festa del Pd di Torino

Il duello verbale tra Meloni e Schlein si intreccia con la contestazione subita dal ministro della Salute Paolo Zangrillo  alla Festa del Pd di Torino: “Purtroppo, durante l’evento sono stato insultato. È grave che un partito che si definisce democratico usi linguaggi violenti e ostili verso chi ha opinioni diverse. Fischi, insulti e toni duri non hanno nulla a che fare con il confronto civile”. Meloni ha quindi espresso solidarietà al ministro: “Il confronto politico, anche acceso, non deve mai trasformarsi in aggressione verbale o mancanza di rispetto. Serve da parte di tutti la responsabilità di abbassare i toni e di contribuire a un dibattito pubblico civile e costruttivo”.
Dall’altra parte, il senatore dem Andrea Giorgis interpreta i fatti come una strategia del governo: “Colpisce e amareggia che sulla falsariga della presidente del Consiglio, Zangrillo provi ad assumere la parte della vittima e continui ad alimentare un clima di conflitto e di tensione“. Il confronto vivace con Zangrillo riguardava temi come la cittadinanza e la sicurezza.