Home Politics Morgan, ringrazia il cielo che sei in questo dipartimento (Musica)

Morgan, ringrazia il cielo che sei in questo dipartimento (Musica)

Otranto Summer Festival 2022 Morgan

Ma chi sono io per giudicare il primo sotto – sottosegretario alla Cultura di governo nella storia della Repubblica italiana? “Mi dispiace ma io sò io e voi non siete un ca**o” (ci siamo capiti). Marchese Marco Castoldi, a servizio della siora Meloni.

Eccoci. Allora Morgan è in lizza per un ruolo in un nuovo dipartimento per la Musica, creato ad hoc per lui da quel volpone di Vittorio Sgarbi (neo sottosegretario alla Cultura) con buona pace del “corrierista” Gramellini, che proprio non si dà pace. Eppure il virgulto era tutto nella sagace chat sgarbiana Rinascimento Dissoluzione, in cui i nostri fanno comunella, e da prima del giuramento del premier, con 512 adepti – reclute geniali. Che t’avanza un genio su WhatsApp per caso? 

Un’dea folle, come folle può essere solamente il duo più rock della cultura italiana. Perché su Sgarbi e Morgan ci possiamo mettere la mano sul fuoco, sono due che ne sanno. Non bisogna mica confondere la loro macchietta televisiva – tutto fa show – con la sostanza. Certo è pure vero che la papabile nomina del Castoldi cada come il cacio sui maccheroni a spazzare via il clamore da quei debitucci (bazzecole mica tanto) che ha col Fisco e con le sue ex compagne. Stai a guardare il pelo. Le brutte intenzioni, la maleducazione…
Intanto c’è chi nel settore musicale, nevvero, già si è scaldato, e manco poco a riguardo. Quando la volpe non arriva all0uva… ma che vai pensando.

Morgan consulente musicale?

Così cade sotto gli occhi un post di dominio pubblico firmato da (Lucio Salvini), un discografico storico prima della Ricordi e poi della Fonit Cetra (altri tempi, lasciamo andare) che in parole povere punge sulla nomina del papà di Altrove, sostenendo che non sia affatto la figura ideale per rianimare le sorti del comparto. “Che Morgan piaccia o non piaccia come artista o persona qui è irrilevante. Il grave è che alcuni lo considerino in grado di avere capacità e merito (sì proprio quello tanto sbandierato) per risollevare le sorti del settore. Come se bastasse saper fare le uova al tegamino ed essere chiamato a sostituire Cracco, Bottura o Cannavucciolo nei loro ristoranti. Con buona pace di tutti quelli che si lamentano dello stato della cultura in Italia!”. Chapeu al dissing social, Fedez “brizzolato” prenda appunti, grazie. Intanto che si crea la fazione di chi lo sostiene (i rosiconi e similari) e chi si trattiene. Vedi alla voce Trotta (colui che porta il Boss in Italia).

A ogni modo, Morgan è davvero scomodo, anzi di più, è un generatore automatico di guai. Ce l’ha in testa la corona dell’incoerenza, siamo onesti da farci male. Non a caso è tornato a XFactor da guest star dopo 8 anni di scazzi e solo per farsi un po’ di pubblicità.
Peccato veniale. Scagli la prima pietra chi…  Ma andando Altrove e al sodo, stringi stringi si lamentano tra loro che la categoria musicale sia affidata a un vero musicista solo perché  inquieto o con un taglio di capelli che non piace. Ma che siamo tutti Federico
Fashion Style?  Certo, ogni tanto dice pure qualche baggianata, come quella riguardante le quote per la
musica italiana in radio…

Morgan, che succede?

Già perché questa storia è passata in sordina, ma ricapitoliamo. Fatti alla mano, il neo proposto capo del settore Musica ha pure rilanciato una vecchia idea, vecchia come Matusalemme, ossia quella di stabilire delle quote minime per la musica italiana trasmessa in radio. Una battaglia però che non ha senso di esistere al giorno d’oggi perché la radio già pulsa di canzoni italiane, e di naturale epilogo arriverà presto a sfiorare
il richiesto 50% del Bluvertigo padre. E non solo per “colpa” dei Måneskin. Invece le quote da sostenere comprenderebbero, tanto per cominciare, i risicati passaggi radiofonici degli emergenti e la rinascita dei piccoli club, soffocati dalla pandemia più dei cinema italiani. Nanni Moretti sa. Ma siamo certi che Morgan saprà presto rimediare, mica può darla vinta ai “colleghi” che lo perculano o farsi soffiare visibilità da Gianmarco Mazzi (altro sottosegretario) che già l’ha fatto fuori da Sanremo 2010 per via dell’intervista a pane e “crack”.
Ringrazia il cielo che sei in questo dipartimento (Musica)…