Friedrich Merz è stato eletto nuovo cancelliere federale della Germania, ma non senza colpi di scena: la sua elezione il 6 maggio è avvenuta solo al secondo turno di votazione al Bundestag, dopo un primo scrutinio fallito che ha scosso la politica tedesca.
Una votazione thriller: il primo turno fallito
Nonostante la coalizione tra CDU/CSU e SPD disponesse di 328 seggi, Merz ha ottenuto solo 310 voti al primo turno, sei in meno della maggioranza assoluta richiesta (316 voti). Si è trattato di un evento senza precedenti nella storia della Repubblica Federale: mai prima d’ora un candidato cancelliere era stato bocciato al primo scrutinio. La causa? Diciotto “franchi tiratori” interni alla coalizione hanno votato contro o si sono astenuti, sollevando interrogativi sulla coesione dell’alleanza e sulla leadership di Merz.
Il secondo turno e l’elezione
Nel pomeriggio, dopo intense trattative e pressioni interne, si è tenuto un secondo voto. Questa volta Merz ha ottenuto 325 voti favorevoli, superando la soglia necessaria e diventando ufficialmente il decimo cancelliere della Germania dal dopoguerra.
Chi è Friedrich Merz?
Nato l’11 novembre 1955 a Brilon, nella regione del Sauerland, Merz è un veterano della politica tedesca. Avvocato di formazione, è stato eurodeputato dal 1989 al 1994 e membro del Bundestag dal 1994 al 2009, e nuovamente dal 2021. Ha guidato il gruppo parlamentare CDU/CSU in due occasioni (2000–2002 e 2022–2025) ed è stato eletto leader della CDU nel gennaio 2022.
Dopo un periodo nel settore privato, dove ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui presidente del consiglio di sorveglianza di BlackRock Germania, è tornato alla politica attiva. È noto per le sue posizioni conservatrici in ambito sociale e liberali in economia, sostenendo una maggiore disciplina fiscale, tagli alle tasse e una stretta sulle politiche migratorie.
Le sfide del governo Merz
Il nuovo cancelliere affronta un contesto complesso: la Germania è alle prese con una stagnazione economica, tensioni geopolitiche legate alla guerra in Ucraina e una crescente pressione da parte dell’estrema destra dell’AfD, ora principale forza di opposizione. Merz ha promesso riforme economiche, un rafforzamento della posizione tedesca in Europa e una linea più rigida sull’immigrazione. Ma l’inizio turbolento del suo mandato, segnato dalla mancata elezione al primo turno, evidenzia le sfide interne alla sua coalizione e la necessità di consolidare la fiducia sia all’interno del governo che tra l’elettorato.