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AIFA: via libera al nuovo regolamento sulla Commissione Scientifico-Economica

AIFA: via libera al nuovo regolamento sulla Commissione Scientifico-Economica

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato il 17 aprile il nuovo regolamento che ridefinisce il funzionamento della sua Commissione Scientifico-Economica. La decisione fa seguito alla nomina del nuovo presidente Robert Giovanni Nisticò (che ha sostituito la scorsa settimana il dimissionario Giorgio Palù) e rappresenta un avanzamento significativo nella riforma dell’AIFA per consolidare le funzioni precedentemente distribuite tra la Commissione Tecnico-Scientifica (CTS) e il Comitato Prezzi e Rimborso (CPR).

Il nuovo assetto dell’ente, entrato in vigore il 30 gennaio 2024, stabilisce che la Commissione sarà composta da dieci membri, tra cui il Direttore tecnico-scientifico dell’AIFA e il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, o un suo delegato. Altri membri includono figure nominate dal Ministro della Salute e della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano.

L’introduzione del nuovo regolamento è un tassello fondamentale della riforma dell’AIFA che mira a un maggiore coordinamento e efficienza, facilitando il processo di valutazione e approvazione dei farmaci in Italia. Inoltre, viene dato ampio spazio all’innovazione e al supporto tecnico-scientifico nell’ambito pre-autorizzativo, essenziale per la valutazione dei nuovi farmaci e delle loro applicazioni. Inoltre, la Commissione avrà il compito di supervisionare il Prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio, in linea con le disposizioni della legge di Bilancio. 

Il documento approvato porta innovazioni importanti, tra cui il ruolo attivo delle associazioni pazienti nel percorso autorizzativo dei nuovi farmaci. La Commissione avrà infatti la facoltà di convocare in audizione associazioni o Società scientifiche maggiormente rappresentative in relazione alle tematiche in discussione, sebbene queste ultime abbiano soltanto poteri informativi e i relativi dichiaranti saranno soggetti all’obbligo di sottoscrizione della dichiarazione pubblica di interessi.