Home Future Il vino tra arte e architettura: 5 (più una) cantine da visitare quest’estate

Il vino tra arte e architettura: 5 (più una) cantine da visitare quest’estate

vino bianco più buono al mondo

Non una semplice cantina. Ormai i produttori di vino vogliono fare in modo che la visita alla loro azienda vitivinicola sia davvero un’esperienza unica, capace di coniugare aspetti diversi della nostra cultura. Ecco, allora, le cantine da non perdere quest’estate, all’insegna di vino, arte ed architettura.

Tenute Lunelli, Umbria

Il Carapace è la scultura-architettura realizzata da Arnaldo Pomodoro per la Tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli, in Umbria (nella foto sotto, a destra). Una scultura dove si vive, si lavora e si creano due grandi vini, il Sagrantino e il Rosso di Montefalco. Uno spettacolare scrigno per il vino, nato dall’amicizia di vecchia data con l’artista, le cui sculture spiccano in luoghi simbolo di tutto il mondo. Pomodoro ha accolto con entusiasmo la sfida di creare un’opera che mettesse in discussione i confini fra scultura e architettura, che dialogasse al tempo stesso con l’esterno, ossia con il paesaggio in cui si sarebbe inserita, e con l’interno, con quel vino alla cui produzione doveva essere strettamente funzionale.

Cantine Ferrari, Trentino

E’ sempre firmata da Arnaldo Pomodoro la scultura che celebra il secolo di storia delle Cantine Ferrari, “Centenarium”, nella in Trentino (nella foto sopra, a sinistra). Le strade del Maestro e della famiglia Lunelli si incrociano nel 1992, quando Pomodoro realizza un multiplo, Disco, in occasione del 90° anniversario dell’azienda vitivinicola. Dieci anni dopo, per celebrare un secolo di storia delle cantine, ecco Centenarium, un’opera in bronzo di circa sei metri di altezza visibile anche da chi percorre l’Autostrada del Brennero all’altezza di Trento. Nella sua forma a spirale – scrive Pomodoro – la scultura vuole ricordare la gioia che si sprigiona dall’apertura di una bottiglia di Ferrari Trentodoc.

Ca’ del Bosco, Lombardia

“Il vino è un valore reale che ci dà l’irreale”: è da questa affermazione di Luigi Veronelli che Ca’ del Bosco parte con il chiaro proposito di esprimere una diversa idea di “civilizzazione del vino”, creando una relazione privilegiata tra le qualità delle sue strutture, territori, uomini, vino e arte. In questa cantina-museo ad Erbusco (Brescia) l’arte e il vino si fondono con la scultura e il paesaggio. Tra le opere, si possono ammirare “Eroi di luce”, scultura in marmo bianco di Carrara di Igor Mitoraj, “Cancello solare”, opera di Arnaldo Pomodoro che accoglie i visitatori, “Il peso del tempo sospeso”, rinoceronte a grandezza naturale appeso al soffitto di Stefano Bombardieri; “Blue Guardians”, branco di lupi firmati Cracking Art Group.

Antinori, Toscana

Da oltre seicento anni, i Marchesi Antinori hanno legato il proprio nome all’eccellenza nell’arte del vino e alla migliore tradizione mecenatistica, affidando all’arte il compito di raccontare i valori e la storia della loro casata. A partire dallo stemma, anch’esso un’opera di pregio artistico, uscita agli inizi del ‘500 dalla bottega fiorentina dello scultore e ceramista Giovanni della Robbia. Una duplice passione, che si esprime attraverso l’Accademia Antinori, nell’ambito dell’arte classica e della tradizione, e nell’Antinori Art Project , progetto rivolto all’arte contemporanea. Dipinti, ceramiche ed antichi manoscritti hanno così lasciato lo storico Palazzo Antinori di Firenze per trovare una nuova collocazione accessibile al pubblico nella  cantina Antinori nel Chianti Classico.

Rocca di Frassinello, Toscana

E’ la prima e unica cantina firmata dal grande architetto italiano che, sulla collina più alta dell’anfiteatro di Rocca di Frassinello, ha concepito un edificio elegante e di massima funzionalità per questo stabilimento produttivo, nato dalla joint venture tra Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rothschild ‐ Château Lafite, ovvero la più famosa firma di vini di Francia e del mondo. Piano ha rivoluzionato la concezione degli spazi mettendo al centro la barriccaia, il luogo ove il vino si eleva ossia migliora la sua qualità rimanendo il giusto tempo in botte o in bottiglia. Non solo: la visita prevede la degustazione dei vini nel pavilion dove è esposta l’opera Rapture of the Grape, che il grande artista americano David LaChapelle ha realizzato ispirandosi al paesaggio di Rocca. Infine, un percorso archeologico si snoda tra i vigneti permettendo di  immergersi completamente fra i suoni e le visioni del mondo degli Etruschi.

Cappella del Barolo, Piemonte

Non è una cantina, ma un edificio mai consacrato situato a La Morra, nelle Langhe. Precedentemente nota come Cappella di Santissima Madonna delle Grazie e chiamata anche Cappella delle Brunate, la Cappella del Barolo è stata reinterpretata nel 1999 dagli artisti Sol LeWitt e David Tremlett, che firmano diverse opere nella zona, da visitare tra un sorso e l’altro. David Tremlett, famoso per i suoi wall-drawing e per le particolari pennellate stese col palmo della mano, è autore anche della chiesetta di Coazzolo e della cappella all’interno del Relais San Maurizio a Santo Stefano Belbo (Cn).